Equitalia, recapitata un’altra busta esplosiva al Flaminio
Equitalia ancora non sembra trovare pace: a sei giorni di distanza dal pacco bomba recapitato al direttore generale della società Marco Cuccagna (rimasto ferito dall’esplosione), una nuova busta contentente un dispositivo esplosivo è stata recapitata e intercettata negli uffici di Roma sul lungotevere Flaminio.
Secondo quanto riferito dalla polizia i dipendenti di Equitalia che l’hanno trovata si sono insospettiti perché da questa busta bianca fuoriusciva una polvere nera. Subito perciò sono stati allertati gli artificieri della questura: gli agenti hanno eseguito il test per verificare se la polvere fosse esplosiva e l’esito è stato, appunto, positivo. Il plico poteva dunque esplodere come accaduto la scorsa settimana.
La busta però, diversamente da quella dello scorso 9 dicembre che era indirizzata nello specifico al direttore generale Cuccagna ed era stata spedita da Milano, non aveva questa volta nè un mittente nè un destinatario ma solo un indirizzo generico.
Gli artificieri della questura di Roma avrebbero già provveduto a disattivare l’innesco della busta esplosiva. Per farlo non è stato necessario far brillare il plico. Si sarebbe trattato di un innesco di tipo sconosciuto con un congegno di apertura a sfregamento.
La settimana scorsa la FAI (Federazione Anarchica Informale), dopo la rivendicazione dell’attentato nel quale è rimasto ferito Cuccagna, aveva annunciato l’arrivo di un terzo pacco bomba dopo quelli recapitati a Equitalia e alla Deutsche Bank di Francoforte. L’allerta era, infatti, massima.