Enrico Letta contro Renzi: “Sulle liste errori tragici, il Pd corre verso l’abisso”
Si dice “attonito” per quanto avvenuto durante la composizione delle liste del Pd l’ex presidente del Consiglio Enrico Letta. “Sia per il merito che per il metodo”. E l’accusa nei confronti del segretario Matteo Renzi e di chi ha gestito questo delicato passaggio insieme a lui è esplicita: “Durante questo fine settimana si è consumata una vicenda dai contorni tragici”. La posizione di Letta sulla composizione delle liste emerge da un colloquio avuto con La Stampa: “Ricevo reazioni indignate da tutta Italia – spiega – non mi capitava da tempo…”.
Secondo Letta questa vicenda è un altro regalo agli avversari del Pd, su tutti il Movimento 5 Stelle e Silvio Berlusconi. Rispondendo a una domanda sull’impatto che questa vicenda, interna al Pd, può avere sull’opinione pubblica, Letta è sicuro: “Nel rapporto con l’opinione pubblica questa vicenda si traduce in un altro insperato e immeritato regalo a Berlusconi e ai Cinque Stelle. Una incredibile corsa verso l’abisso”, la definisce l’ex presidente del Consiglio. Una questione che potrebbe anche avere conseguenze sul bottino elettorale del Pd? “Leggo i sondaggi e non soltanto per quelli sono preoccupato”, replica.
Nel pezzo de La Stampa ci si sofferma poi sulla candidatura – sfumata – di Marco Meloni, parlamentare fedele a Letta e che faceva parte della quota destinata al ministro della Giustizia ed esponente della minoranza del partito Andrea Orlando. Ma alla fine per lui non c’è alcun posto in lista: “In questo Pd – commenta lo stesso Meloni – evidentemente non c’è spazio per chi, pur criticando e dissociandosi da alcune scelte, distingue tra un segretario pro tempore e la fedeltà a valori che restano comuni. Nella formazione delle liste è stata premiata soltanto la fedeltà e per farlo si è agito con arbitrio e violenza. Premiando quasi ovunque amici e amiche”.