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Emula Banksy e distrugge “Girl with balloon”: ma la copia rara dell’opera adesso vale zero

Un emulatore Banksy ha distrutto una delle 600 copie di “Girl with balloon” sperando di raddoppiarne il valore come è successo qualche giorno fa. Ha poi chiamato la casa d’aste, che lo ha risvegliato bruscamente avvisandolo che il quadro distrutto ormai non vale nulla. L’azione fallimentare è di un autore anonimo, ma è stata pubblicata dal Daily Mail e ha acceso un intenso dibattito.
A cura di Laura Ghiandoni
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Ha preso un'opera di Banksy, una delle 600 copie originali di "Girl with balloon"(la bambina con il palloncino) e, senza che nessuno lo vedesse, con un taglierino l'ha fatta a pezzi con l'intento di emulare il gesto del noto artista Banksy. Copiare, cioè, quell'azione avvenuta platealmente nella casa d'aste Sotheby's, dove l'opera con lo stesso soggetto della bambina con il palloncino era stata appena battuta all'asta per un milione di sterline.

Quel giorno – che rimarrà nella storia dell'arte – l'opera è scivolata fuori dalla cornice passando sotto le lame di un tritadocumenti nascosto per idea del diabolico artista nella stessa cornice. L'accaduto, che ha scioccato il mondo intero, è poi stato rivendicato dall'autore del gesto, del quale non si conosce ancora la vera identità, ma che è famoso per essere impegnato nella battaglia contro la mercificazione dell'arte.

Invece l'ingenuo collezionista inglese possessore di una delle 600 rare stampe dell'opera iconica dell'arte contemporanea, per un valore di 40000 sterline, dopo aver sminuzzato l'opera ha preso il telefono e contattato la casa d'aste spiegando di aver compiuto il gesto per aumentare il valore dell'opera, con l'idea di raddoppiarlo insomma. Un'impresa commerciale completamente fallimentare. Il risveglio brusco è avvenuto proprio nel momento della telefonata, quando il proprietario dell'opera si è sentito dire dalla voce dall'altra parte del ricevitore che, visto che l'opera è stata distrutta, il valore non può assolutamente aumentare, ma anzi, è scomparso, ridotto a zero.

Non sappiamo quale sia stata la reazione dell'autore del gesto, rimasto anonimo, ma la notizia riportata sul Daily Mail ha acceso un dibattito sulla pagina di My Art Broker che ha twittato: "Si tratta di un puro atto di vandalismo gratuito, invitiamo tutti i possessori di opere, o di copie originali di opere, a non fare queste cose. Stiamo ricevendo numerose telefonate di possessori di stampe che ci domandano se smantellando un'opera, la stessa possa raddoppiare il suo valore. Ma la risposta è no!".

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