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Empoli: parla la sorella di Sara, morta investita da un tir: “Su quella strada ce l’hanno portata”

Giulia Scimmi sul suo profilo Facebook sottolinea come “Sara non sarebbe mai andata sulla 429, aveva chi la riportava a casa ed era una ragazza coscienziosa. Lì ci è stata portata o lasciata”. Proseguono le indagini degli inquirenti.
A cura di Ida Artiaco
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Sara Scimmi, 19 anni (Facebook).
Sara Scimmi, 19 anni (Facebook).

Non riesce a darsi pace la famiglia di Sara Scimmi, la 19enne della Valdelsa morta nella notte tra venerdì e sabato scorsi sulla sr429, tra Castelfiorentino e Certaldo, investita da un camion che è poi fuggito via senza prestarle soccorso. Dopo l'appello del sindaco di Castelfiorentino al pirata della strada affinché si potesse costituire, è la sorella della vittima, Giulia, a intervenire, gettando ulteriori ombre sulla vicenda. Come ha scritto in un post pubblicato sul suo profilo Facebook, "chiedo a chi ha visto o sa qualcosa di parlare, perché Sara non sarebbe mai andata sulla 429, aveva chi la riportava a casa ed era una ragazza coscienziosa. Lì ci è stata portata o lasciata. Nessuno ce la ridarà mai, ma aiutateci a capire".

Dunque, stando alle parole della ragazza, Sara non sarebbe mai andata da sola su quella strada isolata e buia, ma, prima che un mezzo pesante la travolgesse, qualcuno ha dovuto portarla sul luogo dell'incidente. "Hai distrutto tutto – ha continuato la sorella maggiore della vittima -, tu non hai definizione e pagherai per quel che hai fatto. Costituisciti, mia sorella era tutta la nostra vita. E l'unico obiettivo della mia vita adesso è trovarti". Intanto, continuano senza sosta le indagini degli investigatori per risalire al veicolo e al suo conducente.  Stando a una delle piste seguite, è possibile che Sara, dopo essere uscita da una discoteca in località Malacoda si sarebbe incamminata verso la propria abitazione, distante un paio di chilometri, trovando la morte a circa 500 metri dal locale notturno in cui aveva passato la serata con alcuni amici. Chissà che le dichiarazioni della sorella non mettano in dubbio questa ricostruzione.

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