video suggerito
video suggerito

Emilio Fede e quei presunti contanti rifiutati dalla Svizzera

La notizia è quella di un tentato deposito di 2,5 milioni di euro che il direttore del Tg4 avrebbe portato in una banca di Lugano, la Svizzera avrebbe però detto no ai soldi avviando l’indagine della Finanza. Secca la replica di Fede.
A cura di Susanna Picone
184 CONDIVISIONI
La notizia è quella di un tentato deposito di 2,5 milioni di euro che il direttore del Tg4 avrebbe portato in una banca di Lugano, la Svizzera avrebbe però detto no ai soldi avviando l’indagine della Finanza. Secca la replica di Fede.

Il direttore del Tg4, Emilio Fede, stando a quanto trapela dalla stampa quotidiana, nello scorso dicembre avrebbe portato una valigetta contenente ben 2,5 milioni di euro in contanti verso la Svizzera ma, una volta arrivato, i suoi soldi sarebbero stati rifiutati dalla banca prescelta di Lugano perché non c’erano garanzie sulla provenienza del contante. Una storia che continua raccontando dell’azione della stessa banca che, non ritenendo dunque opportuno depositare quella somma, ha avvisato le autorità di controllo denunciando l’episodio risalente appunto alla fine di dicembre e che vede protagonisti, oltre a Fede, un’altra persona di cui non si conosce l’identità e che l’avrebbe accompagnato in Svizzera.

Dopo il rifiuto della banca Fede costretto a far ritorno in Italia – Secondo il racconto trapelato, i due, dopo il rifiuto della banca svizzera, sarebbero stati costretti a riprendere la loro valigetta piena di soldi e avrebbero fatto ritorno in Italia. Attualmente, per verificare la veridicità della stessa storia e per capire, nel caso, la reale provenienza del tesoretto, sarebbe in corso un’indagine da parte dell’Agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza.

Arrivata puntuale la smentita di Fede – Intanto è arrivata immediata la secca smentita del direttore del Tg4 che ha definito il racconto “totalmente falso, inventato di sana pianta”: Fede ha commentato la storia della valigetta coi 2,5 milioni parlando di un’invenzione della notizia “con uno scopo, a me molto evidente”, un falso organizzato da qualcuno (che per il giornalista avrebbe un nome e un cognome) che vuole convincerlo a lasciare la direzione del suo telegiornale. Emilio Fede ha continuato promettendo le sue denunce del caso:

È ridicolo che si possa credere che nel mese di dicembre io me ne andassi in giro tentando di piazzare una valigetta con due milioni e mezzo di euro, una cosa che non ho mai fatto, che non corrisponde a nulla di vero, un falso che arriva in un momento particolare.

Le altre accuse per Emilio Fede – Momento, in effetti, già non facile per il direttore del Telegiornale Mediaset che, a livello giudiziario, si trova già sotto accusa per favoreggiamento della prostituzione nella vicenda Ruby e bancarotta fraudolenta nell’indagine che coinvolge il manager dei vip Lele Mora. Se questa storia fosse confermata, una eventuale nuova accusa di evasione fiscale ed esportazione di capitali all’estero sarebbe per lui l’ennesima tegola.

184 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views