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Terremoto, ancora scosse in Emilia. Ecco come aiutare le popolazioni

In Emilia Romagna il terremoto ha distrutto interi Comuni e sono circa 15000 le persone costrette fuori dalle proprie case. Sms, raccolta fondi, ospitalità e servizi di prima necessità: come è possibile aiutare le zone colpite dal sisma.
A cura di Susanna Picone
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In Emilia Romagna il terremoto ha distrutto interi Comuni e sono circa 14000 le persone costrette fuori dalle proprie case. Sms, raccolta fondi, ospitalità e servizi di prima necessità: come è possibile contribuire alla raccolta fondi per le zone colpite dal sisma.

UPDATE – "Attenzione alle false raccolte fondi per i terremotati. Abbiamo ricevuto tante segnalazioni di mail che chiedevano soldi per conto della Croce Rossa". E' la nota con cui la Croce Rossa italiana invita all'attenzione tutti coloro che vogliono dare il proprio sostegno economico alle popolazione colpite dal sisma. L'Associazione – si legge nel comunicato – ha già provveduto per vie legali nei confronti degli autori di questi tentativi di sciacallaggio. "L'unica raccolta fondi che la Cri ha attivato a favore delle abitanti delle zone colpite dal sisma è tramite conto corrente bancario, postale e online sul sito ufficiale www.cri.it"

È stata un’altra notte di paura quella vissuta in Emilia Romagna, nelle zone colpite da due forti terremoti che, in appena dieci giorni, hanno ucciso 24 persone (7 sono morte per il terremoto del 20 maggio e 17 per l’ultimo del 29 maggio). Nelle ultime ore la terra ha continuato a tremare, sono state registrate almeno altre 29 scosse, la più forte in territorio lombardo, nel mantovano, alle 4.16 di questa mattina e di magnitudo 2.7.

Anche in serata, nuove scosse telluriche: poco prima delle 21.30 un sisma di magnitudo 4.2 ha fatto ripiombare nel terrore popolazioni esasperate e duramente provate.

La prima grande emergenza è quella degli sfollati: sono circa 15.000 gli emiliani costretti fuori dalle proprie abitazioni, nelle ultime ore la Protezione Civile ha allestito nuovi campi per accogliere coloro che hanno perso la casa a causa delle ultime scosse. Una situazione che sta spingendo l’Italia intera (e non solo) ad aiutare i terremotati.

Come mandare il proprio aiuto in denaro – Il modo più semplice è immediato per mandare il proprio contributo alle popolazioni colpite dal terremoto è quello dell’sms istituito dalla Protezione Civile: con un messaggio del costo di 2 euro al 45500 (o con una telefonata da rete fissa allo stesso numero) si può dunque contribuire alla raccolta fondi destinata alla popolazione emiliana. La Provincia di Reggio Emilia ha messo inoltre a disposizione il proprio conto corrente riservato alle emergenze umanitarie per avviare, fin da subito, una raccolta di fondi da Enti pubblici, associazioni e privati, da destinare a progetti a breve e medio termine sia per un aiuto immediato alla popolazione sia per la ricostruzione materiale e sociale delle comunità emiliane colpite dal violento sisma. Il conto è intestato a "La Provincia di Reggio Emilia per le emergenze e la solidarietà" ed è attivo presso la filiale Unicredit di via Emilia Santo Stefano 18/e con le seguenti coordinate Iban: IT 12 I 02008 12800 000100658213. Nella causale è necessario indicare "Terremoto Emilia 2012": le somme versate saranno destinate a progetti di assistenza e ricostruzione seguiti direttamente dalla Provincia di Reggio.

Brandine e posti letto per gli sfollati – Per affrontare l’emergenza sfollati si chiedono brandine, reti e materassi in buone condizioni che possono essere consegnati al Centro unificato di Protezione civile in via della Croce rossa 3 (telefono 0522.271698). Chi invece può ospitare persone sfollate presso le proprie abitazioni o in strutture ricettive deve segnalarlo al numero 0522.271698 del Centro unificato di Protezione civile. I numeri verdi per le emergenze arrivati dalla Regione Emilia Romagna sono l’800 333 911 e quello del Dipartimento della Protezione Civile 800 840 840.

Generi alimentari e vestiario – I Comuni maggiormente colpiti dal sisma necessitano di beni di prima necessità, sul sito della provincia di Reggio Emilia vengono riportati nello specifico ciò che risulta utile e ciò che non lo è. Coloro che vogliono consegnare acqua, generi alimentari o vestiario possono farlo contattando la Caritas in via Adua per piccoli quantitativi (telefono 0522.922520) e per grandi quantitativi il deposito di Azione solidale a Calerno (0522.679926 oppure 337.7809002). Si preferiscono alimenti a lunga conservazione, soprattutto pasta, scatolame, sughi pronti, frutta e verdura, materiale per l’igiene personale, vestiario in particolari per i bambini e bicchieri e posate di plastica monouso. Non servono, invece, vestiti e scarpe usate o materiale non in buone condizioni.

La forza lavoro necessaria – Per la verifica degli edifici lesionati e la ricostruzione servono architetti, ingegneri (civili e strutturali) e geometri, meglio se abilitati attraverso i corsi NVR. Le disponibilità vanno segnalate al numero 0522.271698 del Centro unificato provinciale di Protezione civile. Al momento, alle zone colpite dell’Emilia Romagna, non servono invece dei volontari generici che non siano iscritti alle Associazioni di Protezione civile.

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