Nella giornata di ieri il Ministro della Difesa Ignazio La Russa era a Napoli per incontrare i militari dell'Esercito impegnati nell'operazione Strade Pulite. Un'occasione importante per fare il punto sull'operato dell'Esercito nel cuore dell'emergenza rifiuti che ormai da anni opprime i cittadini di Napoli e Provincia, ma anche per lasciarsi andare a considerazioni sul particolare momento politico e sulle vicende internazionali del nostro Paese, dopo l'assassinio dell'alpino Matteo Miotto e la decisione del Governo Brasiliano di negare l'estradizione di Cesare Battisti.
Come ricorderete, infatti, dopo un vertice in Prefettura, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta aveva promesso ai napoletani un "Capodanno senza rifiuti" ed in tal senso si era deciso di mobilitare anche il genio militare. Un intervento che era servito a tamponare una situazione sempre delicatissima, con gli impianti di smaltimento che lavorano a singhiozzo ed un ciclo che resta inadeguato finanche per la raccolta giornaliera. Ebbene, in tal senso La Russa è netto e deciso, sottolineando che "nessuno puo' illudersi che questo è un compito che spetta all'Esercito, che resta sempre pronto ad intervenire ma solo in casi di emergenza". Anche e soprattutto perchè si tratta di un compito che "spetta al Comune, alla Provincia e per certi aspetti marginali alla Regione. Questo non puo' essere compito del Governo men che meno dei militari, chiamati a fare supplenza"; certamente però in questo caso la scelta di coinvolgere il Genio si è rivelata decisiva per sbloccare una situazione "drammatica", acuita anche dal dietro – front di alcune Regioni (Veneto in particolare) che nelle settimane scorse si erano dette disponibili ad accogliere parte dei rifiuti campani.
Non poteva ovviamente mancare un elogio ai militari impegnati per i quali "aiutare i campani è un motivo di orgoglio", un esempio fulgido di dedizione alla causa pur in un momento di grave lutto dopo la triste notizia proveniente dall'Afghanistan. Infine un passaggio sul caso Battisti, con una dichiarazione di sdegno, rafforzata poi in serata con la condanna senza mezzi termini della scelta di Lula, che "compromette le relazioni fra i due Stati" e nei confronti della quale il Governo intende agire in tutte le sedi possibili.