Emergenza neve, continuano le polemiche ma per Alemanno “Roma è pronta a riaprire domani”
L’Italia intera continua ad essere colpita (come dicevano le previsioni) dalla forte ondata di maltempo che ha portato a paralizzare gran parte del Paese, a chiudere scuole e uffici, a lasciare migliaia di persone senza corrente elettrica e, purtroppo, a registrare diverse vittime del freddo e del gelo. Sono diverse le regioni e le città, da nord a sud, in piena emergenza ma quella che continua a far discutere di più è ancora la Capitale Roma dove, dopo che la neve è arrivata, secondo il sindaco Alemanno in misura maggiore rispetto alle previsioni meteorologiche, sono iniziate una serie di accuse tra il primo cittadino e Franco Gabrielli, capo della Protezione Civile.
Per Anna Maria Cancellieri è gravissima l’assenza di bus e taxi a Roma
Una polemica che ben presto ha chiamato in causa anche la politica con il partito del sindaco che ha difeso Alemanno attaccando Gabrielli e, viceversa, con il Pd che invece ha chiesto a gran voce le dimissioni di un sindaco che non ha saputo gestire un’emergenza annunciata. Concluse, almeno per il momento le polemiche con la Protezione civile, iniziano quelle con il Ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri che, difendendo l’operato di Gabrielli, aveva chiesto di mettere fine alle polemiche romane dicendo come “bisogna tener conto che Roma non ha piani per l’emergenza neve, come invece ci sono nelle altre città del Centro-Nord, ma che il sindaco è sempre il primo responsabile degli interventi di Protezione civile”. In particolare, ha continuato il Ministro, per la situazione che si è verificata a Roma, “l’assenza di taxi e di autobus nei giorni scorsi è un fatto gravissimo. I mezzi pubblici devono essere provvisti di catene. Si tratta di ragionare in termini diversi e di attrezzare Roma per l’emergenza neve”.
Stamane, intanto, Gianni Alemanno è tornato a parlare dell’emergenza neve dicendo che il Ministro era stata “male informata” ma cercando anche di mettere fine alle polemiche invitando ora ad interessarsi anche delle altre regioni italiane.
Roma domani sarà in ordine e in grado di funzionare e, rispetto a quanto è avvenuto, è stato un tempo relativamente breve. Pensiamo adesso alle altre zone d'Italia che sono drammaticamente sotto l'emergenza.
Per il Ministro Andrea Riccardi è assurdo morire di freddo
Andrea Riccardi, Ministro per la Cooperazione Internazionale e l’Integrazione, ha commentato rispetto all’emergenza maltempo il numero di decessi avvenuti in queste ore.
Di fronte a uomini e donne anziani e giovani che muoiono ancora per il freddo, sento di dire che bisogna fare di più. E non solo nelle emergenze: queste persone oggi muoiono in strada per il gelo di un duro inverno ma la loro vita è esposta quotidianamente a mille altri rischi.
Un fenomeno triste e assurdo rispetto al quale, ha detto Riccardi, “serve anche maggiore solidarietà sociale e impegno dei singoli”.