Emergenza migranti, arrestati due presunti scafisti a Vibo Valentia
A Vibo Valentia due presunti scafisti di origine nigeriana e somala sono stati arrestati dalla Polizia di Stato e dai militari del gruppo Aereonavale della Guardia di Finanza. Secondo le accuse, avrebbero trasportato un barcone con 400 migranti a borde dalle coste libiche fino alle acque territoriali italiane. Nel vano motore della nave utilizzata sono stati trovati 16 cadaveri, 15 uomini e 1 ragazzino, che sarebbero morti per asfissia e a causa delle gravi ustioni provocate dalla fuoriuscita di carburante.
I due presunti scafisti sono stati arrestati e posti a disposizione della Procura della Repubblica. Non risultano avere precedenti penali in Italia. Dovranno rispondere di concorso in omicidio plurimo e favoreggiamento all'immigrazione clandestina.
L'approdo della nave carica di migranti al porto di Vibo Valentia, condotta dai due presunti scafisti posti in stato di fermo, è solo uno dei tre eventi di soccorso portati a termine dall'autorità della Marina militare. In tutto, nella mattinata, sono stati tratti in salvo 622 migranti, di cui un centinaio circa sarebbero minori non accompagnati.
Nel porto di Reggio Calabria, invece, è invece arrivata la nave Vega «P404» con a bordo 729 migranti, di cui 424 uomini, 151 donne, 152 minori e due neonati provenienti da Ghana, Libia, Marocco, Nigeria, Senegal, Sudan e Pakistan.