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Emergenza immigrazione, Berlusconi: “Rischio tsunami umano”

Silvio Berlusconi ha riconosciuto la straordinaria emergenza immigrazione, definendola “uno tsunami umano”. La soluzione del governo è quella di riportare in patria i tunisini che, nel frattempo dovranno alloggiare nelle tendopoli. Le regioni però protestano.
A cura di Alfonso Biondi
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Presidente del Consiglio

I flussi di immigrati somigliano sempre più a uno tsunami umano. Lo ha affermato il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi dopo la riunione della cabina di regia su Lampedusa. Anche il capo dello Stato, nonostante i proclami e le promesse sbandierate durante la sua visita a Lampedusa, è stato quindi costretto a riconoscere la gravità dell'emergenza. La soluzione che propone il governo è quella dei rimpatri: l'obiettivo, come afferma Berlusconi, è quello di riportare in patria 100 tunisini al giorno. Nel frattempo, però, occorre una soluzione temporanea, una soluzione che si chiama "tendopoli": ogni regione italiana dovrà quindi sobbarcarsi l'accoglienza di una parte degli immigrati. Il governo ha individuato un sito in ogni regione, ma ogni regione ha facoltà di proporne uno alternativo.

Ma le regioni sono d'accordo con questa soluzione temporanea? Assolutamente no, anche perché le soluzioni temporanee a volte di temporaneo hanno solo il nome. E non è un mistero che trovare un accordo sia impresa ardua. Il presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani, infatti, ha fatto sapere ai cronisti che "sulla questione tendopoli non s'è raggiunto ancora un accordo", sia perché "le tendopoli sono gestibili", sia perché l'accordo inizialmente riguardava solamente i profughi.

Un altro importante obiettivo dell'esecutivo è anche quello di portare a casa un accordo con la Tunisia per bloccare le migrazioni sul nascere. Il Ministro degli Interni Maroni ha dichiarato che "Lunedì si tratterà di convincere, e se serve costringere, la Tunisia a tener fede agli impegni presi". Il Ministro ha anche reso noto che si sta studiano la possibilità di concedere permessi di soggiorno temporanei ai migranti che intendono ricongiungersi con familiari in altri Paesi.

Per quanto riguarda l'eventuale sostegno dell'Unione Europea, il Presidente Berlusconi è stato molto critico nei confronti di alcune nazioni, denunciandone "l'egoismo generalizzato". L'Unione Europea, da canto suo, ha fatto sapere di essere disposta a fornire ulteriori aiuti all'Italia per far capo all'emergenza. La commissaria Cecilia Malmstrom ha poi redarguito la Francia a causa per la sua politica di respingimento alle frontiere.

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