Emanuela Orlandi, nella tomba di De Pedis non c’erano ossa della ragazza
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Nella tomba di Renatino De Pedis, boss della banda della magliana sepolto nella cripta di Sant’Apollinare in Vaticano, non c'èrano ossa o altre tracce del corpo di Emanula Orlandi, la ragazzina cittadina vaticana scomparsa negli anni '80 e mai più ritrovata. Gli specialisti del laboratorio Labanof dopo diciassette mesi di lavoro sui reperti trovati nella tomba e numerosi confronti del dna hanno stabilito infatti che non vi è alcun elemento riconducibile ad Emanuela Orlandi. L’ufficializzazione della perizia sulle ossa arriverà tra pochi giorni ma ormai a questo punto come già si sospettava questa pista è stata definitivamente smentita e le indagini degli inquirenti ora si concentreranno sull'altra pista aperta da Marco Fassoni Accetti, il superteste che si è autoaccusato di essere stato uno dei telefonisti ed è indagato per sequestro aggravato dalla morte dell’ostaggio. Secondo il racconto del fotografo cinquantasettenne la scomparsa di Emauela Orlandi sarebbe da ricondurre alla guerra interna scoppiata tra due fazioni in Vaticano. Una parte progressista, in cui fu ingaggiato per il rapimento di Emanuela Orlandi che doveva durare poco tempo ma finì in tragedia, che era contraria alla linea anticomunista di Wojtyla, e un'altra appoggiata dagli occidentali che prevedeva tra l'altro l'invio di fondi attraverso la banca vaticana Ior al sindacato polacco Solidarnosc.