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Aggiornamenti sul caso Emanuela Orlandi

Emanuela Orlandi “è viva ed è rinchiusa in un manicomio a Londra”

Nuovo colpo di scena sul caso della scomparsa di Emanuela Orlandi, la figlia del dipendente del Vaticano scomparsa ormai 28 anni fa. Un presunto 007 rivela nuovi particolari su quello che rimane uno dei misteri italiani più longevi.
A cura di Biagio Chiariello
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I misteri italiani che riaffiorano dal passato, da oggi sono ben due. Non solo la riapertura del caso Ylenia Carrisi che una settimana fa ha lasciato stupiti tutti coloro la cui memoria si era fermata a quel 6 gennaio 1994, giorno della scomparsa della figlia di Albano e Romina Carrisi. Ieri sera sul canale tv RomaUno, nel corso della diretta tv della trasmissione ‘Metropolis', è arrivata la telefonata di un ex agente del Sismi, nome in codice Lupo Solitario, che ha esclamato: "Io so dov'é Emanuela. E' viva e si trova in un manicomio in Inghilterra, nel centro di Londra ed è sempre stata sedata. Con lei ci sono due medici e quattro infermiere", la Emanuela di cui parla il presunto ex 007 è Emanuela Orlandi, la figlia di un dipendente del Vaticano sparita nel 1983 all'età di 15 anni, e, nonostante l' instancabile azione della famiglia e delle forze dell’ordine, mai più ritrovata.

L'interlocutore espone la sua tesi mentre in studio si parlava del libro "Mia sorella Emanuela", scritto dal fratello della Orlandi, Pietro, e dal giornalista Fabrizio Peronaci, in occasione del 28.mo anniversario della scomparsa. Una notizia che non può che riaprire una ferita mai ricucita nel cuore del fratello di Emanuela, che chiede all'uomo al telefono perché si è fattoavanti solo ora: "Perché sinora non ero mai stato stuzzicato, ora mi hanno stuzzicato e detto delle falsità con delle promesse…" e "a questo punto paga chi deve pagare", ha affermato il Lupo Solitario, pur senza dare un senso alle sue parole.

L'uomo ha spiegato anche le modalità del rapimento chiarendo che Emanuela fu inizialmente prelevata da una Bmw nera per essere portata nel sotterraneo di un parcheggio, e da qui trasferita su una Mini verde, sedata e poi passata per la Germania, la Francia e l'Inghilterra. "A Bolzano – ha detto il presunto ex 007 – invece non sarebbe mai passata".

Alla richiesta sul perché del sequestro, l'uomo ha risposto sibillino: "Devi scavare in fondo a cosa faceva tuo papà, mi dispiace Pietro, scoprirai cose che non ti piaceranno". Dunque dietro il rapimento della ragazza ci sarebbe un giro di riciclaggio di denaro sporco a cui si riconnetterebbero anche  Roberto Calvi (rinvenuto poi suicida sotto il Blackfrias Bridge di Londra) e il caso della Banca Antonveneta.

Il caso Orlandi vede dunque aggiungere un nuovo pezzo al mosaico che negli anni ha visto avanzare le congetture più improbabili a partire da quelle del coinvolgimento dell'attentatore del papa Giovanni Paolo II Alì Agca e della banda della Magliana, nella persona di Enrico de Pedis, detto Renatino (il Dandy di Romanzo Criminale). La registrazione della trasmissione è ora al vaglio dell'autorità giudiziaria.

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