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Emanuela Orlandi, chiesta l’apertura di una tomba in Vaticano: “Cercate dove indica l’angelo”

I familiari di Emanuela Orlandi hanno presentato formale istanza al segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin, affinché venga riaperta una tomba ‘sospetta’ sita nel cimitero teutonico all’interno delle Mura vaticane. A quella tomba conduce una lettera ricevuta alcuni mesi fa.
A cura di Davide Falcioni
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"Cercate dove indica l'angelo". Sono alcune delle poche parole scritte in una lettera recapitata all'avvocato della famiglia Orlandi, Laura Sgrò, come indizio per ritrovare i resti di Emanuela, la ragazzina di Città del Vaticano scomparsa in circostanze misteriose il 22 giugno del 1983. Alla missiva è stata allegata anche una fotografia che condurrebbe a una vecchia tomba all'interno del Cimitero Teutonico. La nuova pista sulla scomparsa della quindicenne arriva a pochi mesi dal fallimento di un'altra, quella del ritrovamento di alcune ossa nella Nunziatura Apostolica: resti che gli scienziati hanno accertato risalire a un’epoca compresa tra il 90 e il 230 dopo Cristo.

Ebbene, nei giorni scorsi i familiari di Emanuela Orlandi hanno presentato formale istanza al segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin, affinché venga riaperta la tomba ‘sospetta' sita proprio nel cimitero teutonico all'interno delle Mura vaticane. Non si è fatta attendere la risposta della Santa Sede attraverso il portavoce ad interim della Sala Stampa vaticana, Alessandro Gisotti: "Posso confermare che la lettera della famiglia di Emanuela Orlandi è stata ricevuta dal Cardinale Pietro Parolin e che verranno ora studiate le richieste rivolte nella lettera".

L'angelo a cui si fa riferimento nella missiva spedita alla famiglia Orlandi è – come spiega il Corriere – una piccola statua che tiene un foglio con la scritta in latino "Requiescat in pace", indicando a terra una lapide con una scritta funeraria dedicata alla principessa Sofia e al principe Gustavo von Hohenlohe. Dopo aver ricevuto la lettera gli Orlando hanno fatto alcune sommarie verifiche e scoperto che la tomba era stata aperta almeno una volta. Soprattutto, però, si è constatato "che alcune persone erano state informate della possibilità che i resti di Emanuela Orlandi fossero stati nascosti nel cimitero teutonico". "Alcune fonti – ha scritto l'avvocato Sgrò il 25 febbraio nell'istanza presentata in Vaticano – riferiscono che più persone da anni sono solite deporre i fiori in segno di pietà nei confronti dell'Orlandi che lì sarebbe seppellita. Per fugare ogni dubbio sul contenuto, si ritiene opportuno una ricerca negli archivi di ogni documento relativo a tale loculo per individuare chi vi risulti essere stato sepolto. In ogni caso si chiede l'apertura della tomba alla presenza della sottoscritta di un rappresentante della famiglia Orlandi e del nostro consulente tecnico, il dottor Giorgio Portera, affinché possa partecipare alle operazioni con tutte le garanzie necessarie vista la gravità del caso".

Avvocato Orlandi: "Papa ci mostri le carte dell'inchiesta su Emanuela"

E sempre l'avvocato Sgrò oggi ha dichiarato: "Visto che il Papa ha deciso l'apertura degli Archivi Vaticani per il Pontificato di Pio XII nel 2020, facciamo un appello al pontefice affinché ci dia accesso al fascicolo che riguarda le indagini sulla scomparsa di Emanuela Orlandi. Ho chiesto di avere accesso al fascicolo gia' due anni fa, ma ne' dal cardinale Parolin ne' da altri e' mai arrivata alcuna risposta formale. Papa Francesco faccia chiarezza anche su questa storia, che ha coni d'ombra terribili – ha proseguito Sgro' – . Credo che le cose debbano essere fatte anche per escluderle".

Cos'è il Cimitero Teutonico di Città del Vaticano

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Il luogo in cui è stata individuata la tomba nella quale potrebbero essere contenuti i resti di Emanuela Orlandi è il campo santo dei Teutonici e dei Fiamminghi, piccolo cimitero che sorge in via della Sagrestia 17, a Roma, in un'area molto vicina al confine con la Città del Vaticano e soggetta ad extraterritorialità a favore della Santa Sede. Si tratta dell'unico cimitero all'interno del Vaticano e vi riposano i resti di persone di origine austriaca, sudtirolese, svizzero-tedesca, liechtensteinesi, lussemburghese, e belga di lingua tedesca, oltre a fiamminghi e olandesi. Il cimitero teutonico è chiuso da alte mura di cinta dal 1.400 circa e dall'esterno pochi indizi farebbero pensare a un camposanto, quanto piuttosto a un bel giardino con palme e cipressi. Affinché si venga sepolti nel cimitero Teutonico è obbligatorio risiedere a Roma, essere di religione cattolica e di madrelingua tedesco o fiamminga indipendente dalla nazionalità.

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