Elisa Claps ultime notizie: il Dna di Danilo Restivo sulla maglietta

Dopo aver effettuato una "superperizia", i Ris di Parma hanno rilevato il Dna di Danilo Restivo sulla maglietta di Elisa Clpas, da lei indossata il giorno in cui fu uccisa. La notizia è stata resa nota da Giuseppe Rinaldi, inviato e autore di Chi l'ha visto, durante la trasmissione Linea Notte del Tg3. Danilo Restivo, attualmente in stato di arresto in Gran Bretagna quale unico imputato dell'omicidio di Heather Barnett, è anche l'unico indagato per il delitto di Elisa Claps. La studentessa è scomparsa da Potenza il 12 settembre 1993; il suo corpo è stato rinvenuto, il 17 marzo scorso, nel sottotetto della chiesa Santissima Trinità.

Fu effettuata una prima perizia dal medico legale Vincenzo Pascali, che escluse la compatibilità tra il Dna rilevato sul corpo di Elisa e quello di Restivo; ma tale perizia fu giudicata lacunosa dalla magistratura salernitana, che quindi ne ha richiesto una seconda, questa volta affidata al tenente colonnello Giampietro Lago, comandante del Ris di Parma, e al maggiore Andrea Berti, comandante della sezione biologica del Ris di Roma. Questo l'esito: sulla parte posteriore della maglietta di Elisa, sono state trovate tracce del Dna di Danilo Restivo: la compatibilità si basa su alcuni oggetti da lui utilizzati e sul suo profilo genetico conservato nel database degli indagati in Inghilterra.

C'è da aggiungere che, quando fu arrestato per l'omicidio della sua vicina di casa Heather Barnett, Restivo si rifiutò di sottoporsi al prelievo di sangue e saliva, richiesti dai pm salernitani. La polizia inglese inviò alcuni oggetti prelevati in casa dell'uomo e da questi fu estratto il Dna.

Questa la dichiarazione di Gildo Claps, fratello di Elisa:

Si è chiuso il cerchio intorno a Danilo Restivo, che noi abbiamo considerato il responsabile della morte di Elisa fin da quel 12 settembre 1993. E' una notizia, una conferma, che abbiamo aspettato e per la quale ci siamo battuti per 17 anni. Voglio vedere Danilo Restivo sul banco degli imputati, accusato di omicidio. Siamo consapevoli che Restivo è detenuto in Inghilterra, dove dovrà rispondere di un altro terribile omicidio. Dovremo aspettare che la giustizia inglese faccia il suo corso ma, dopo aver atteso 17 anni per avere la conferma della sua presenza sul luogo del delitto siamo decisi ad aspettare tutto il tempo necessario a vederlo imputato in un'aula di giustizia anche in Italia.

Devo ringraziare la Procura della Repubblica di Salerno e i nostri avvocati. Il fatto che si sia giunti a questo snodo decisivo è un segnale molto importante per le famiglie delle persone scomparse. La caparbietà e la determinazione che noi abbiamo avuto per tanti anni nel credere che la verità fosse raggiungibile dimostrano che non bisogna perdere la speranza. Restano ancora tanti nodi da sciogliere e tanti aspetti in ombra da portare alla luce, ma anche in questo caso non ci arrenderemo.