Elezioni Usa 2016, Donald Trump conquista ufficialmente la nomination
Adesso è ufficiale: Donald Trump è il candidato alla presidenza degli Stati Uniti del Partito repubblicano. Alle 17 e 30 locali, alla convention di Cleveland è iniziato il "roll call", l'appello in ordine alfabetico stato per stato, per votare la nomination. La delegazione dello stato di New York , quello dell'ex imprenditore, ha saltato l’ordine alfabetico: in questo modo è stata lei ad attribuire i voti decisivi per l’assegnazione della nomination.
Con il favore di 1.725 delegati, una quota che supera l'asticella di maggioranza, fissata a 1.237, Trump ha raggiunto un risultato che sembrava impensabile tredici mesi fa, quando ha annunciato la propria candidatura – lasciando parte del partito decisamente ancora incredulo. L'ex tycoon è apparso solo in video; giovedì ci sarà il discorso ufficiale. Dal palco il repubblicano Paul Ryan, speaker della Camera, massima carica istituzionale del partito, ha lanciato un appello all'unità del partito: "Unifichiamo il Paese". Donald Trump Jr – il figlio primogenito – ha raccontato dal palco perché il padre sarebbe un ottimo presidente degli Stati Uniti. "Le nostre scuole una volta erano un ascensore sociale – ha concluso – Oggi sono ferme al piano terra. Sono come negozi dell’era sovietica che restano aperti solo per non dover licenziare gli impiegati, e non perché sono utili ai clienti". Ieri era stata la volta della moglie, Melania, che aveva presentato il marito come "l'uomo giusto". Il discorso aveva scatenato diverse polemiche perché in molti passaggi era pressocché identico a quello tenuto da Michelle Obama nel 2008.
Dal suo account Twitter, invece, Trump ha scritto che "è un grande onere essere nominato per la candidatura repubblicana alla presidenza degli Usa. Lavorerò sodo e non vi deluderò mai. L'America prima di tutto".