video suggerito
video suggerito
Elezioni regionali Sardegna 2019

Elezioni Sardegna, Matteo Salvini: “Pd perde e stappano chapagne, contenti loro…”

Matteo Salvini a Quarta Repubblica commenta il voto in Sardegna: “Da domani siamo già a lavoro, vedremo di meritarci la fiducia di una terra stupenda. La politica è divertentissima, sui Tg vedo gli amici della sinistra che continuano a festeggiare la sesta sconfitta. Io festeggio la mia piccola vittoria”
A cura di Annalisa Cangemi
536 CONDIVISIONI

Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

"Quelli del Pd sono gli unici perdenti che festeggiano. Contenti loro. Mi auguro che continuino a stappare champagne per altre sconfitte". Lo ha detto il ministro degli Interni Matteo Salvini a ‘Quarta Repubblica' su Rete 4, parlando del risultato alle regionali in Sardegna, che hanno decretato la vittoria di Christian Solinas. "L'ho sentito al telefono, per complimentarmi con lui e per ricordargli quello che ci siamo detti in campagna elettorale".

"Sapevo come sarebbe andata, ho dormito dieci ore come un sasso, avevo 39 di febbre…", ha detto scherzando. "La lista della Lega, però, ha fatto meno rispetto all'Abruzzo", replica il conduttore Nicola Porro. "Non ci riesce a mettermi di cattivo umore", ha tagliato corto il leader della Lega. "Da domani siamo già a lavoro, vedremo di meritarci la fiducia di una terra stupenda. La politica è divertentissima, sui Tg vedo gli amici della sinistra che continuano a festeggiare la sesta sconfitta. Io festeggio la mia piccola vittoria. In politica tutti vincono e nessuno perde. Si voterà in Basilicata e mi auguro che la sinistra festeggi un'altra brillante sconfitta", ha aggiunto. Poi, parlando delle proteste dei pastori per il prezzo del latte ha assicurato: "Spero di chiudere questa settimana la vicenda dei pastori. Vedremo di dar loro ragione, non chiedono l'elemosina ma di essere pagati il giusto". 

Il giornalista gli ha fatto notare che anche Luigi Di Maio lo ha criticato, notando che "è stato sempre in giro" per la campagna elettorale, lontano da Roma e dal suo dicastero. "Il bello del ministero dell'Interno è che una squadra che si basa su Prefetti, Questori, donne e uomini delle Forze dell'ordine che si possono raggiungere anche per telefono e che lavorano ogni giorno e continuano ad arrestare malviventi", ha replicato Salvini.

Quindi, rivolgendosi all'alleato pentastellato Salvini ha detto: "Quello in Sardegna è un voto locale, sulle scelte nazionali non cambia nulla. Non mi sento più forte io e non deve sentirsi più debole Di Maio. Nella vita si vince e si perde, anche la Lega nel passato ha avuto dei grossi problemi. Si tratta di lavorare, non vedo drammi. Magari i Cinque stelle pensavano a un risultato migliore, ma non vedo drammi…".  Salvini ha detto che lo incontrerà a breve, annunciando un vertice di maggioranza: "Se il Milan va bene magari il vertice lo faccio domani sera". E ribadisce: "Anche dopo le europee non cambia nulla. La mia parola vale più dei sondaggi". Sulle alleanze dopo le europee 2019, ha affermato: "Certamente non posso allearmi con la sinistra e i socialisti. Chiunque mi dia una mano a riportare al centro il lavoro, la famiglia, i valori giudaico-cristiani". Quindi apre a un'alleanza con il Ppe: "Si può fare, ma lo faccio con chi ci sta. Poi decidono gli italiani".

Il ministro degli Interni poi scherza sui giornalisti, ‘colpevoli' di raccontare retroscena falsi. Come quello sul presunto scambio tra M5S e Lega: il primo avrebbe votato contro l'autorizzazione a procedere nei confronti di Salvini, che ha così evitato il processo per il caso Diciotti, e in cambio avrebbero ottenuto uno stop, seppur temporaneo alla Tav. "Da domani leggerò solo le pagine sportive, pur essendo un giornalista pure io", ha detto. "La Tav è importante a prescindere dal voto su Salvini. Poi ci sono ancora i dossier sull'autonomia, la riforma fiscale, la scuola".

"Stimo i giudici che fanno i giudici, c'è qualche giudice che è molto politicizzato e spero che nelle sue sentenze le idee di sinistra rimangano fuori dall'ufficio. Non è normalissimo che i giudici facciano politica e poi tornano a fare giudici e poi tornino a fare politica", ha poi sottolineato.

536 CONDIVISIONI
15 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views