Elezioni regionali Basilicata, Giuseppe Conte: “Il governo va avanti, ma rivedremo il contratto”
Ne è certo il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte: le elezioni in Basilicata – che hanno visto la vittoria del centrodestra con Vito Bardi – non influiranno sul governo: “Assolutamente no – afferma in un’intervista a La Stampa –. Le competizioni locali non possono condizionare l'esperienza di governo nazionale. Le due cose vanno distinte. Altrimenti bisognerebbe riformulare la squadra di governo ogni mese”. Conte non è preoccupato neanche dagli scarsi risultati del Movimento 5 Stelle nelle ultime elezioni locali: “Bisogna mantenere lucidità e fare riferimento a un contesto più ampio e prospettico quando si ragiona di scenari futuri. Il governo sta marciando a passo veloce. I risultati stanno arrivando. E questa è la cosa più importante”.
Su Salvini e Di Maio, il presidente del Consiglio afferma che sono “uomini responsabili e non ho motivo di pensare che possano mettere in discussione la prospettiva di proseguire nell'azione di governo a beneficio non di uno specifico bacino di elettori ma di tutti gli italiani”. E sui due aggiunge: “Salvini e Di Maio sono due leader politici a cui io sicuramente non devo insegnare nulla”. L’importante è non “buttare a mare questa esperienza di governo”.
Per il futuro non ci sarà un partito di Conte, assicura il presidente del Consiglio: “Sono stato già chiaro sul punto. Io colloco i miei impegni istituzionali nell'orizzonte temporale di questa legislatura. Innanzitutto per una questione di igiene mentale personale”. Ovvero, “chiarire a me stesso e agli italiani che lavorerò fino all'ultimo giorno, fino all'ultima ora, fino all'ultimo minuto con tutte le forze di cui dispongo per perseguire il bene pubblico. Qui, oggi, adesso. Giorno per giorno. Non mi risparmierò. Non tirerò i remi in barca pensando a eventuali prospettive future, ne lascerò che un eventuale mio futuro tornaconto personale possa condizionare le scelte che sono chiamato ad assumere oggi come presidente del Consiglio”.
Nulla da fare per lo ius soli, che “non fa parte del programma di governo e non ci sono motivi per inserirlo ora”. Comunque, spiega Conte, “possiamo aggiungere nuovi obiettivi nel contratto di governo, ma solo se condivisi”, escludendo quindi il caso dello ius soli. Tra quelli possibili il presidente del Consiglio fa riferimento a una “strategia per rilanciare il settore della ricerca”. Infine, un commento su Merkel e Macron, con cui non ci sarebbe nessuna tensione: “Dobbiamo smettere di dire che l’Italia è isolata. Mi hanno redarguito? Fesserie. Non lo hanno fatto e mai lo consentirei. I nostri rapporti sono cordiali. Siamo rimasti al bar fino alle due di notte e nessuno si è permesso di dirmi: che cosa stai facendo?”.