Elezioni presidenziali in Russia: Vladimir Putin in cima ai sondaggi
Occhi puntati sulla Russia, che il prossimo 4 marzo sarà chiamata alle urne per le attesissime elezioni presidenziali. La campagna elettorale che ha preceduto la consultazione è stata caratterizzata da roventi proteste di piazza e dall'enorme attivismo delle forze d'opposizione, in fermento dopo l'annuncio di Vladimir Putin, già due volte Presidente, di volersi candidare al Cremlino. Gli oppositori di Putin cercheranno di tenere gli occhi aperti, memori delle elezioni per la Duma (camera bassa del Parlamento) dello scorso dicembre nel corso delle quali vennero denunciati numerosi brogli da parte di Russia Unita, il partito di Putin e Medvedev, uscito vittorioso dalla consultazione.
Putin denuncia l'opposizione: "Loro stessi faranno i brogli"- Vladimir Putin, però, passa al contrattacco, facendo una mossa a sorpresa, accusando cioè l'opposizione di voler delegittimare le presidenziali del 4 marzo facendo appositamente dei brogli. Nel corso di un incontro a Mosca, nel quale ha incontrato i propri sostenitori, il premier russo ha sottolineato che "qualcuno già si prepara ad usare dei meccanismi che servono per provare che le elezioni sono falsificate". Poi ha aggiunto: "Loro stessi faranno brogli, loro stessi controlleranno, loro stesso li renderanno pubblici, noi lo vediamo e lo sappiano".
I sondaggi elettorali dicono Putin"- Secondo gli addetti ai lavori la vittoria di Putin non è assolutamente fuori discussione, considerando sia la mancanza di alternative credibili, sia la mancata ammissione di alcune candidature pericolose, come quella del liberale Grigory Yavlinski. In ogni caso i sondaggi indipendenti parlano chiaro: Putin e i suoi sono al 66%, nonostante il gradimento personale nei confronti del politico russo sia precipitato di 25 punti percentuali dal 2008. Possibile, però, che possa arrivare qualche sconfitta simbolica in città importanti come Mosca e San Pietroburgo. Ma una volta che Putin avrà vinto cosa ne sarà del Presidente uscente Dmitri Medvedev? Putin ha promesso di nominarlo premier, ma si tratta di un'eventualità che potrebbe benissimo non verificarsi: secondo gli analisti politici, infatti, la figura di Medvedev non possiede il peso politico e l'autorevolezza per un carica del genere. Possibile quindi che l'attuale Presidente possa essere messo in disparte, magari per far posto a qualcuno più gradito agli oppositori di Putin Alexei Kudrin e Mikhail Prokhoro.
La mobilitazione di opposizione e volontari- Il movimento russo "per elezioni oneste" ha cercato di invogliare la società civile a controllare che la consultazione del 4 marzo si svolga in maniera del tutto regolare. L'opposizione, da canto suo, ha mobilitato un'infinità di volontari. L'organizzazione apartitica Lega degli elettori e Rosvybory (progetto del blogger Alexei Navalny), infine, lavoreranno assieme ad organizzazioni indipendenti e competenti nel monitoraggio elettorale (come Golos). I volontari sono stati raccattati tramite social network e applicazioni per smartphone. L'efficacia dell'operato degli osservatori indipendenti, però, potrebbe rivelarsi davvero scarsa: è già capitato, infatti, che tali osservatori subissero aggressioni fisiche o verbali e che, quindi, fossero ostacolati nello svolgere i propri compiti.