Elezioni 2018, Berlusconi contro il M5S: “Peggio dei post comunisti. C’è bisogno di me”
Movimento 5 Stelle, oppressione fiscale e promesse elettorali in caso di vittoria alle elezioni politiche del prossimo 4 marzo. Di questo e di altro ancora ha discusso Silvio Berlusconi nel salotto televisivo di Canale 5 "Domenica Live", condotto da Barbara D'Urso. "Sono ancora qui a combattere perché c'è bisogno di me – ha evidenziato il Cavaliere, che ha tuonato soprattutto contro il Movimento 5 Stelle. "Oggi si è verificato un caso che ricorda quello del 1994 da vicino – ha sottolineato -. Oggi c'è in campo una formazione populista, ribellista, pauperista, quasi più pericolosa dei post comunisti del 1994".
"È quasi una setta che prende ordini da un vecchio comico e dal figlio di uno sconosciuto di un socio defunto – ha detto riferendosi a Beppe Grillo e a Davide Casaleggio, figlio di Gianroberto, fondatore del movimento -, cambiano parere da mattina a sera, capaci di seguire qualsiasi idea. Porterebbero Italia verso il vero disastro e al governo i peggiori rappresentanti della magistratura militante".
Tra le riforme da attuare nel più breve tempo possibile, c'è quella fiscale. "La nostra religione laica è sempre stata meno tasse, meno tasse, meno tasse. Oggi siamo sotto una vera e propria oppressione. Serve una rivoluzione fiscale che si chiama Flat tax, una tassa uguale per tutti, per famiglie e imprese. C'è un'unica aliquota che sarà pari o inferiore all'aliquota più bassa di quella di oggi, il 23%", ha annunciato il leader di Forza Italia, ricordando come questa misura sia stata applicata in più di 60 Paesi per ridurre l'evasione.
Infine, un pensiero come sempre ai pensionati e alle donne. "Pensione minima di mille euro al mese a tutti, anche alle mamme che non hanno versato contributi", è la promessa di Berlusconi. "La gente è delusa dalla politica, è tentata di non votare – ha concluso -. Ma esiste un’Italia comunque che non è rassegnata. Credo sia importantissimo parlare con questa Italia, ma soprattutto saperla ascoltare". Per ultima, arriva anche una precisazione sulla vicenda delle indagini sulla vendita del Milan: "Tutte le volte che ci sono campagne elettorali e che si profila una mia vittoria, se ne inventano di tutti i colori. Questa volta se ne sono inventata una smentita dalla procura. Non è vero".