Elena Ceste, il marito Buoninconti chiede il rito abbreviato: “È innocente”
Gli avvocati di Michele Buoninconti, il vigile del fuoco di Costigliole d’Asti accusato dell’omicidio e dell’occultamento del cadavere della moglie Elena Ceste, questa mattina hanno depositato la richiesta di rito abbreviato per il loro assistito. “Michele Buoninconti continua a dirsi innocente, certo che emergerà la realtà”, hanno detto i legali Chiara Girola e Massimo Tortoroglio, i quali hanno spiegato il perché della loro decisione. “La scelta del nostro assistito – hanno detto gli avvocati – è stata dettata per evitare l’eccessiva esposizione mediatica nell’interesse preminente dei quattro figli”. Nei giorni scorsi nei confronti di Buoninconti era stato disposto il giudizio immediato mentre la procura minorile ha avviato la procedura per togliere all’uomo accusato dell’omicidio di sua moglie la potestà genitoriale. L’imputato, prevedibilmente, si è opposto dicendosi però favorevole all’affidamento dei figli ai nonni materni. Inoltre gli avvocati hanno detto di aver depositato le conclusioni delle indagini difensive effettuate in questi mesi e, in merito all’affidamento dei bambini della coppia, hanno detto che il vigile del fuoco sta pagando regolarmente e spontaneamente ai nonni il loro mantenimento.
Buoninconti trasferito nel carcere di Verbania – Michele Buoninconti è stato arrestato lo scorso 29 gennaio a circa un anno dalla scomparsa della moglie Elena Ceste. L’uomo denunciò la scomparsa della donna nel gennaio del 2014 e solo lo scorso ottobre il cadavere di Elena è stato ritrovato non lontano dalla abitazione di famiglia a Costigliole d’Asti. Era stato gettato nel rio Mersa d’Isola d’Asti. Buoninconti, da parte sua, ha sempre sostenuto la sua innocenza. L’uomo è attualmente detenuto nel carcere di Verbania, nella sezione adibita alla custodia degli appartamenti alle forze dell’ordine, dove è stato trasferito dal carcere di Quarto d’Asti.