Elena Ceste: giudizio immediato per il marito Michele Buoninconti
Per Michele Buoninconti è stato deciso il giudizio immediato. Buoninconti, arrestato quattro mesi fa con l’accusa di aver ucciso la moglie Elena Ceste, dovrà rispondere di omicidio e occultamento di cadavere. Il gip Giacomo Marson ritiene sufficiente la raccolta di prove a carico dell'indagato e pertanto ha fissato la prima udienza in corte d'Assise il primo di luglio. I due avvocati di Buoninconti, Chiara Girola e Massimo Tortoroglio, hanno ora 15 giorni di tempo per chiedere il rito abbreviato che prevede lo sconto di un terzo della pena. Intanto l’indagato ha dichiarato di essere pronto a rinunciare all’eredità a favore dei figli: “Il mio cliente sta valutando di rinunciare all’eredità a favore dei figli, qualora si presentasse la necessità ed è favorevole al loro affidamento ai nonni materni”, ha spiegato l’avvocato Chiara Girola.
Buoninconti in carcere da gennaio – Michele Buoninconti, vigile del fuoco di 44 anni, è stato arrestato il 29 gennaio scorso, circa un anno dopo la scomparsa di sua moglie. Secondo i giudici del Tribunale del Riesame il marito di Elena Ceste sarebbe pericoloso e per questo deve rimanere in carcere, ma nei confronti dell’uomo è stata esclusa l’aggravante della premeditazione. Il suo, secondo i giudici, sarebbe stato un delitto impulsivo. Elena Ceste, 37enne madre di 4 figli, era scomparsa la mattina del 24 gennaio 2014 dalla sua abitazione. Il marito, denunciando la scomparsa della donna, aveva raccontato che quel giorno lei non stava bene e così gli aveva chiesto di accompagnare i bambini a scuola. Non l’avrebbe più ritrovata al suo ritorno a casa. La svolta è arrivata solo lo scorso ottobre, quando il cadavere di Elena è stato trovato nel Rio Mersa, tra Costigliole e Isola d’Asti, non lontano dall’abitazione di famiglia. Buoninconti ha sempre respinto ogni accusa.