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Elena Ceste: storia di un omicidio premeditato

Elena Ceste, dall’esame dei tabulati telefonici spuntano i nomi di altri uomini

Si continua a indagare sulla vita di Elena Ceste, la mamma trovata morta a Costigliole d’Asti. Come ricostruisce La Stampa, dall’esame dei tabulati telefonici delle schede Sim sono spuntati i nomi di nuove figure maschili il cui ruolo nel delitto è al centro delle indagini.
A cura di Susanna Picone
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Sarebbero in totale sei le persone che sono entrate in contatto negli ultimi due anni o forse anche prima con Elena Ceste, la 37enne scomparsa a gennaio da Costigliole d’Asti e i cui resti sono stati trovati settimane fa in un canale vicino casa. A parlare di tutti gli uomini che in qualche modo fanno parte del giallo di Elena Ceste è il quotidiano La Stampa, che spiega che tutto è nato dall’esame dei tabulati telefonici delle schede Sim. Quattro di queste persone erano già note, due invece no. Sarebbero un 44enne di Torino e di un ultrasessantenne. La Stampa, ricostruendo i profili di queste persone, parla di uomini di età compresa tra i 37 e i 63 anni. Dice che quasi tutti sono sposati e hanno un lavoro, alcuni sono conosciuti come “conquistatori”. Di alcuni di questi uomini, come si diceva, si è parlato già nei giorni scorsi: di Paolo Lanzilli, ad esempio, si sa che è stato un compagno di scuola di Elena Ceste ed è rientrato in contatto con la mamma di Costigliole d’Asti dopo aver rivisto su Facebook una foto delle elementari di loro due. Anche Gian Domenico A, di Torino, è stato un compagno di scuola di Elena.

I contatti di Elena Ceste e il mistero della password rubata

Secondo La Stampa, poi, c’è Antonio R., artigiano 43enne di Settimo Torinese, con cui Elena Ceste avrebbe avuto una relazione nell'estate del 2013. A legarla a Damiano S., muratore e padre di un compagno di scuola del figlio, sarebbe stata invece una profonda amicizia. I due, a quanto pare, si telefonavano spesso, anche nelle ultime ore prima della scomparsa. Michele Buoninconti, il marito di Elena indagato per omicidio, avrebbe saputo delle attenzioni del muratore nei confronti di sua moglie. Il quotidiano scrive anche che un quinto uomo, a quanto pare un collega di Michele Buoninconti, aveva attivato la funzione “You and me” della sua Sim con quella utilizzata da Elena. L'uomo più anziano, di 63 anni, era invece un amico di famiglia di vecchia data. La Stampa riporta infine un altro dettaglio che, a quanto pare, aveva turbato Elena Ceste: la donna aveva scoperto che qualcuno si era impossessato della password del suo profilo Facebook e che, spacciandosi per lei, aveva risposto ai messaggi privati e aveva chattato con alcuni suoi amici.

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