Elena Ceste: dall’autopsia non è emerso nessun segno evidente di ferite
È stata effettuata questa mattina all’ospedale di Alba (Cuneo) l’autopsia sui resti di Elena Ceste, la donna scomparsa il 24 gennaio scorso e ritrovata senza vita sabato scorso non lontano dalla sua casa di Costiglio d’Asti. Secondo quanto si apprende da fonti vicine all’inchiesta, i resti di Elena Ceste non presenterebbero ferite evidenti. Nei prossimi giorni sono attesi i risultati degli esami tossicologici e istologici. Le spoglie della donna, restituite dal terreno solo quando sono state urtate da una ruspa al lavoro in un canale, erano in condizioni così cattive che l'identificazione è stata possibile solo con il test del Dna. Resta per ora il mistero sulle circostanze della morte di Elena Ceste, che proprio oggi avrebbe compiuto 38 anni. Ieri i carabinieri di Canelli hanno notificato un avviso di garanzia per omicidio e occultamento di cadavere al marito Michele Buoninconti, l'uomo che lo scorso 24 gennaio aveva denunciato la sua scomparsa. “Un atto dovuto – ha spiegato il procuratore capo di Asti, Giorgio Vitari – che serve a dargli la possibilità di essere tutelato nel corso dell’inchiesta che riguarda la morte di sua moglie”. Buoninconti, più volte interrogato in questi mesi, ha sempre negato qualsiasi coinvolgimento nella scomparsa della moglie.
La famiglia di Elena Ceste continua a difendere il marito
Come scrive il Corriere della Sera, per il padre di Elena Ceste non è cambiato nulla anche adesso che il genero è stato iscritto nel registro degli indagati. “Per noi è innocente fino a prova contraria. Ci siamo sempre fidati di lui e non c’è una sola ragione per non farlo più adesso”, ha spiegato il padre della donna scomparsa. “Lo abbiamo detto e lo ripetiamo, finché non avremo una prova provata che Michele ha fatto questo o quello staremo vicino a lui e ai suoi bambini”, è quanto ripetono il padre e la sorella di Elena Ceste.