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EgyptAir, fonte egiziana: “Da analisi dei resti umani ipotesi esplosione”. Cairo smentisce

Un funzionario forense egiziano ha rivelato ad Associated Press che l’esame dei resti umani recuperati farebbe pensare a esplosione a bordo del volo EgyptAir.
A cura di Davide Falcioni
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UPDATE ore 14.40 – Il capo del Dipartimento di medicina legale egiziana, Hisham Abdel Hamid, ha smentito le indiscrezioni riportate stamattina dalla Associated Press e attribuite alla propria struttura a proposito di un'esplosione a bordo dell'Egyptair precipitato giovedì e le ha declassate al rango di mere "ipotesi".

 I resti umani recuperati dopo il disastro del volo EgyptAir 804 sono compatibili con un'esplosione a bordo del velivolo. A dichiararlo è stato un anonimo funzionario forense membro del team investigativo egiziano che sta ricostruendo le cause della tragedia di giovedì scorso, quando un Airbus A320 con 66 persone a bordo è precipitato nel Mar Mediterraneo. L'uomo, qualificato dall'Associated Press come un esperto ha potuto esaminare decine di resti umani finora recuperati e custoditi in un obitorio del Cairo. "Non c'è neanche un cadavere intero. La spiegazione logica è che a ridurli così sia stata un'esplosione a bordo". La fonte ha aggiunto: "Il primo rapporto della medicina legale ha indicato che, secondo l'autopsia dei resti dei corpi delle vittime, un'esplosione ha avuto luogo a bordo dell'aereo prima che precipitasse". L'obitorio "ha rinvenuto 23 sacchetti con piccoli pezzi di carne" e "tessuti", "più piccoli di una mano", per eseguire il test del Dna e poi "rimetterli ai familiari per la tumulazione", aggiungono le fonti. "Secondo il rapporto i corpi non sono stati divorati da pesci" e "non si sono modificati dopo essere caduti in acqua", viene riferito ancora aggiungendo che "le analisi proseguono".

Naturalmente la tesi del funzionario è ancora solo un'ipotesi, dal momento che nulla si sa ancora delle cause del disastro sulle quali indagano esperti egiziani, francesi e inglesi con il supporto di un ingegnere della Airbus. Nel frattempo proseguono le ricerche delle scatole nere, le uniche che potranno chiarire con una certa affidabilità se l'aereo sia precipitato per un guasto tecnico oppure a causa di una bomba a bordo. In tal senso ieri il capitano Ehab Mohieldin, portavoce della Compagnia nazionale egiziana di servizi alla navigazione aerea, ha negato che il velivolo abbia compiuto brusche virate prima di inabissarsi a nord di Alessandria d'Egitto. "L'aereo è apparso ad un'altezza di 37 mila piedi all'interno dello spazio aereo greco, senza alcuna deviazione, poi è scomparso dagli schermi dei radar dopo meno di un minuto dopo essere entrato nello spazio aereo egiziano". L'affermazione del funzionario egiziano smentisce quella rilasciata giovedì dal ministro della Difesa greco Panos Kammenos, secondo cui "l'aereo immediatamente dopo essere entrato nella Fir (la Flight information region, ndr) del Cairo ha compiuto brusche virate e una discesa che descrivo così: 90 gradi a sinistra e poi 360 gradi a destra".

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