Egitto: tribunale condanna a morte 529 Fratelli Musulmani
Un tribunale egiziano del Cairo ha emesso una sentenza di condanna a morte per 529 persone, tutti membri dei Fratelli Musulmani accusati di terrorismo e omicidio. I condannati fanno parte del gruppo di 545, tutti accusati di aver organizzato l'assalto a una stazione di polizia, uccidendo un agente e ferendo gravemente altri poliziotti. Altre 16 persone sono state prosciolte dall'accusa. Il processo non è che l'ennesimo gravissimo atto contro i Fratelli Musulmani, nei confronti dei quali dopo la caduta di Morsi – nel luglio scorso – è stato organizzato un vero e proprio giro di vite, con centinaia di arresti nei confronti di un'organizzazione che nel volgere di poche settimana è passata dall'essere la principale forza del primo governo democraticamente eletto in Egitto, all'illegalità e alla clandestinità stabiliti dalla giunta militare all'indomani del colpo di stato.
La maggior parte degli imputati condannati a morte sono stati arrestati in seguito agli scontri scoppiati nella provincia meridionale di Minya dopo la dura repressione messa in atto dalle forze armate contro i Fratelli Musulmani. Ma le 529 condanne a morte potrebbero essere solo l'inizio. Nei prossimi giorni, infatti, altre 700 persone finiranno sul banco degli imputati: anche loro sono accusate di aver preso parte ai disordini dello scorso agosto, e di aver danneggiato beni pubblici e attaccato persone. I Fratelli Musulmani sono stati più volte definiti terroristi dal governo.