Egitto, Portogallo e Grecia: Borse a picco, spread in risalita
Le dimissioni dei ministri delle Finanze e degli Esteri in Portogallo; la tensione che si respira in Egitto dove i militari hanno inviato un vero e proprio ultimatum al Presidente Morsi; la nuova richiesta di aiuto da parte della Grecia (con l'Eurogruppo che ha preso tempo e rimandato la decisione sul nuovo stanziamento); il rallentamento dell'economia cinese e le oscillazioni delle Borse asiatiche; i meccanismi di accesso alla "flessibilità di bilancio" annunciata dalla Commissione Europea.
Sono questi ad ampie linee i fattori di instabilità delle Borse, in particolar modo di quelle europee che questa mattina hanno aperto in fortissimo ribasso. La maglia nera spetta ancora una volta a Piazza Affari, con l'indice Mibtel che perde oltre il 2%. Ma non va molto meglio a Parigi, in rosso dell'1,6%, Francoforte (che perde 1,5 punti in apertura di seduta) e Londra, che cede l'1,3% rispetto alla giornata precedente. Ancora in rialzo lo spread, poco sopra i 290 punti base, mentre resta sotto controllo il rendimento dei titoli di stato italiani (preoccupano e non poco quelli portoghesi, invece).