video suggerito
video suggerito

Edifici confiscati alla mafia in affitto agli agenti delle Forze dell’ordine

Le novità del nuovo Codice antimafia approvato dalla Camera dei deputati.
A cura di Antonio Palma
3 CONDIVISIONI
Immagine

Tutti gli edifici confiscati alla mafia da parte dello Stato potranno essere dati in affitto al personale delle forze di polizie, delle forze armate e del corpo dei vigili del fuoco. È una delle ultime novità della riforma del Codice antimafia prevista da uno specifico emendamento in materia di confische di beni approvato mercoledì dalla Camera dei deputati durante la discussione della riforma. Nel dettaglio, gli immobili potranno essere affittati ai dipendenti delle forze di polizia, delle forze armate e dei Vigili del fuoco per quattro anni prorogabili per non più di due volte. Secondo l’emendamento approvato dall'aula di Montecitorio, gli affittuari dei beni in questione potranno anche provvedere a proprie spese a ristrutturarli se le amministrazioni assegnatarie non dispongano delle risorse necessarie e se approveranno il progetto esecutivo dei lavori ed il piano dettagliato di spesa. In questo caso sarà possibile una compensazione delle spese per la ristrutturazione sostenute dagli agenti, dai militari o dai funzionari assegnatari sul canone di affitto.

Il Codice antimafia, che ridisegna le misure di prevenzione e le regole sulle confische di beni, è stato approvato dalla Camera dei deputati con 281 voti favorevoli, 66 contrari e 2 astenuti. Ora il nuovo testo passa al vaglio del Senato per il sì definitivo. La riforma prevede ben trenta articoli preparati dalla Commissione parlamentare antimafia dopo una proposta di legge di iniziativa popolare. Con la riforma soon stati modificati i poteri dell’Agenzia per i beni sequestrati, che avrà sede centrale a Roma e un direttore che si occuperà dell’amministrazione dei beni dopo la confisca di secondo grado. La riforma infine prevede norme più restrittive per gli amministratori giudiziari, che non potranno avere più di 3 incarichi e non potranno essere parenti fino al quarto grado, ma neppure conviventi o "commensali abituali" del magistrato che conferisce l’incarico. Sequestri e confische sono previsti invece per chi favorisce i latitanti, commette reati contro la Pa o si macchi del delitto di caporalato, mentre si istituisce un Fondo di garanzia per sostenere le aziende sequestrate.

3 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views