Ecoreati, arriva ok definitivo dal Senato. Tutte le novità in termini di ambiente
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L'Aula del Senato ha dato l’ok definitivo al disegno di legge contro gli ecoreati che introduce nel codice penale i “nuovi” delitti contro l’ambiente. I voti a favore sono stati 170, i "no" 20 e gli astenuti 21. "Dopo anni di attese e ritardi il ddl Ecoreati è finalmente legge", ha scritto su twitter il presidente del Senato Pietro Grasso. "E' una giornata storica, il governo mantiene l'impegno", è il commento del ministro della Giustizia Andrea Orlando. "Provvedimenti attesi da decenni diventano leggi. Oggi sui reati ambientali. E' proprio #lavoltabuona". E’ il commento di Matteo Renzi su Twitter. Il ddl era nato da un testo unificato a partire da una proposta di legge a prima firma del presidente della Commissione Ambiente della Camera, Ermete Realacci e da quelle analoghe di Salvatore Micillo (M5s) e Serena Pellegrino (Sel – AC 1814). “Siamo finalmente arrivati alla meta grazie ad un lavoro ampio e comune di tutto il Parlamento e alla mobilitazione di venticinque associazioni guidate da Legambiente e Libera. La legge che introduce i reati ambientali nel nostro codice penale è un provvedimento importante che alza l'asticella della legalità e aiuta l'economia pulita. Grazie al quale sarà più facile evitare disastri come quelli di Bussi, dell'Eternit di Casale Monferrato, o della Terra dei Fuochi”, dice Realacci
Tra le principali novità del ddl contro gli ecoreati, c’è l’introduzione nel codice penale del delitto di inquinamento ambientale (da 2 a 6 anni di carcere con un multa da 10mila a 100mila euro); quello di disastro ambientale (reclusione da 5 a 15 anni); quello di traffico ed abbandono di materiale di alta radioattività (da 2 a 6 anni di carcere e multa da 10mila a 50mila euro) e il delitto di impedimento del controllo (reclusione da 6 mesi a 3 anni). Sono previste aggravanti in caso di associazione a delinquere di stampo mafioso. Raddoppiati i termini di prescrizione per i reati ambientali, mentre è prevista una diminuzione dei due terzi delle condanne in caso di ravvedimento operoso. Inoltre, in sede di pene o patteggiamento per reati ambientali sono previsti la confisca dei beni e il ripristino dello stato dei luoghi. Carcere da 1 a 4 anni e con la multa da 20mila a 80mila in caso di mancata bonifica. Eliminato il divieto di utilizzare la tecnica air gun per la ricerca di idrocarburi in mare.