video suggerito
video suggerito

Voluntary disclosure, 130mila italiani pronti a far rientrare i loro capitali dall’estero

Sono 129.565 le domande presentate per l’operazione volta a regolarizzare i capitali non dichiarati, per un valore di circa 60 miliardi. Un’azione che, secondo le previsioni, consentirà al Fisco di incassare un gettito di oltre 4 miliardi di euro.
A cura di C. T.
1 CONDIVISIONI
soldi

Circa 130 mila italiani sono pronti a regolarizzare i loro capitali non dichiarati, per la maggior parte depositati all'estero, per un valore di circa 60 miliardi. Un'operazione che consentirà al Fisco di incassare oltre 4 miliardi di euro. Sono i numeri della voluntary disclosure, la "collaborazione volontaria" conclusasi il 30 novembre che consentiva la regolarizzazione di capitali non dichiarati, sfruttando sanzioni più lievi. Un'operazione che "ha avuto un buon risultato sia in termini di gettito, che in termini di numero di contribuenti partecipanti", ha spiegato il viceministro dell'Economia, Luigi Casero.

Per l'esattezza, secondo quanto hanno reso noto il ministero dell'Economia e delle Finanze e l'Agenzia dell entrate, le domande presentate sono state 129.565. Di queste, oltre 127 mila riguardavano capitali all'estero e circa 1.500 erano di disclosure nazionale, cioè regolarizzazione di capitali detenuti in Italia ma non dichiarati. Settecentodieci, invece, riguardavano entrambe le tipologie, nazionale e internazionale. Poco meno della metà delle domande presentate  (63.580) provenivano dalla Lombardia. In tutto si parla di 59,6 miliardi di euro: di questi, 41,5 miliardi riguardano capitali detenuti in Svizzera, altri 4,6 miliardi nel Principato di Monaco, 2,2 dalle Bahamas e 1,3 da Singapore. In percentuale, le attività estere provengono da Svizzera (69,6%), Principato Di Monaco (7,7%), Bahamas (3,7%), Singapore (2,3%), Lussemburgo (2,2%) e San Marino (1,9%). Su quei quasi 60 miliardi di imponibile, circa 16 miliardi sono rientrati in Italia, pari al 26,4%.

Il gettito supererà probabilmente i 4 miliardi di euro, andando oltre le aspettative iniziali di 5-600 milioni. La stima ha portato a 3,8 miliardi, ma non sono conteggiati gli interessi che, come spiegato dalla direttrice dell’Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi, "da soli fanno arrivare a oltre 4 miliardi, e poi c'è ancora un mese di integrazione della documentazione. L'introito effettivo si vedrà tra un anno ma le cifre non possono che crescere".

1 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views