Via libera al Family Act, arriva anche l’assegno universale per ogni figlio: cos’è e come funziona
Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al cosiddetto Family Act, un piano di riforma di tutte le misure a sostegno delle famiglie italiane con figli a carico. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, lo ha confermato in conferenza stampa: “Abbiamo approvato in Cdm il Family Act, per sostenere la genitorialità, contrastare la denatalità, favorire la crescita dei bambini e giovani e la conciliazione della vita familiare con il lavoro, soprattutto femminile. Devo alle ministre Bonetti e Catalfo l’impegno per portare a compimento questo importante provvedimento”. Nel Family Act vengono contenute alcune misure a sostegno della famiglia, come le estensioni per i congedi parentali e gli incentivi per l’occupazione femminile, ma anche l’assegno universale. Andiamo a vedere cos’è e come funziona.
Lo scontro tra Pd e Iv sull’assegno unico
Proprio sull’assegno universale si è aperto uno scontro interno alla maggioranza, tra Pd e Italia Viva. I dem chiedono lo stralcio dell’assegno unico familiare dal testo, essendo il provvedimento già all’esame del Parlamento. Ma Italia Viva non cede e punta a mantenere l’articolo sull’assegno universale. Il capogruppo del Pd alla Camera, Graziano Delrio, annuncia che le due cose andranno insieme, ma non nello stesso testo, con l’assegno unico che verrà votato la prossima settimana in Parlamento. Eppure nel testo varato dal Cdm l’assegno universale è rimasto e lo conferma anche Iv. Alla fine sembra che ci sia stato un compromesso: nella legge delega proposta dal ministro della Famiglia, Elena Bonetti, rimane l’assegno universale, che verrà però redatto sulla base delle proposte ora all’esame del Parlamento.
Cos’è e come funziona l’assegno universale
L’assegno universale è, di fatto, un riordino e una semplificazione di tutte le misure di sostegno economico per i genitori con figli a carico. Viene corrisposto mensilmente a partire dal settimo mese di gravidanza e fino al 18esimo anno di età per ogni figlio. Per i figli disabili il limite dei 18 anni viene superato. Si tratta di una somma in denaro o di un credito d’imposta da utilizzare in compensazione per le famiglie. Per i figli successivi al secondo, l’importo dell’assegno viene maggiorato del 20%, così come avviene anche per i figli disabili. La cifra dell’assegno universale è parametrata all’Isee ma anche all’età dei figli a carico. Non concorre, comunque, a formare il reddito familiare né vale per il calcolo del reddito necessario per il riconoscimento delle prestazioni sociali a sostegno del reddito.