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Vacanze, un italiano su tre combatte la crisi andando alle sagre

Le sagre, secondo Coldiretti, alimentano il motore della vacanza enogastronomica in continua crescita nel panorama dell’offerta turistica nazionale.
A cura di Daniela Caruso
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Cresce il turismo enogastronomico, soprattutto in tempi di crisi. Il turismo low-cost fa gola agli italiani: uno su tre, infatti, partecipa alle sagre alimentari con quasi mille appuntamenti disseminati durante l'estate nelle varie città dello Stivale. Ad elaborare questa stima è la Coldiretti che sottolinea che le sagre rappresentano lo svago preferito dai turisti. Gli appuntamenti alimentari producono un volume d'affari di 350 milioni di euro, derivato da 18 mila eventi sparsi su tutto il territorio nazionale. In sostanza, si contano ben 250 appuntamenti al giorno, cifra che aumenta nel periodo estivo.

Le sagre registrano il tutto esaurito in tempi di crisi come questo: un momento non particolarmente florido nemmeno per gli stabilimenti balneari, per la ristorazione, per i parchi divertimento e per le discoteche. Gli appuntamenti locali, dunque, risultano essere la migliore alternativa per combattere il caldo e per non spendere molti soldi per le vacanze Dal pesce al cinghiale, dalla frutta alla verdura, fino ad arrivare ai piatti tipici e alle specialità del territori, le sagre si moltiplicano considerevolmente, soprattutto in vista della festività del Ferragosto.

Valorizzazione dei prodotti locali e contenimento delle spese: come sostiene la Coldiretti, c'è stata una vera e propria riscoperta delle sagre paesane. I cittadini, dunque, entrano in contatto con le tradizioni territoriali, con il cibo agreste, risparmiando notevolmente sull'organizzazione delle vacanze estive che, sempre più spesso, si trascorrono sul territorio di appartenenza e non fuori porta, per motivi strettamente economici. Questa situazione, come sostiene la stessa Coldiretti, potrebbe favorire un maggiore qualificazione nella vendita diretta dei prodotti agricoli e alimentari delle aziende locali presenti sul territorio e dare al prodotto stesso una più forte identità e qualità. Ciò è reso possibile anche dalla presenza di botteghe e spacci aziendali degli agricoltori di Campagna Amica che contano su 6.512 punti vendita in tutta Italia, dove si possono comprare alimenti a chilometro zero.

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