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Tsipras, domani vertice all’Eurogruppo: ecco le 4 proposte per uscire dalla crisi

Si terrà domani un vertice tra il leader del governo greco e l’Eurogruppo: ecco cosa proporrà Alexis Tsipras.
A cura di Davide Falcioni
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La partita tra il governo greco e l'Unione Europea arriverà domani a una svolta decisiva: Alexisi Tsipras incontrerà i vertici dell'Eurogruppo e proporrà quattro punti di mediazione che possano soddisfare le esigenze di Atene di liberarsi dalla morsa dell'austerity, ma anche accontentare – almeno parzialmente – i creditori internazionali. Secondo gli osservatori più attenti Tsipras potrebbe riuscire a trovare un'intesa con la Germania anche grazie alla mediazione degli Stati Uniti e di Juncker, il presidente della Commissione Europea.

Ma cosa proporrà il presidente greco domani? Secondo fonti di Syriza il leader greco cercherà un "accordo ponte", ovvero un'estensione temporanea dell'attuale programma di bailout (Memorandum of Understanding, MoU) fino alla fine di agosto 2015, che garantirebbe ad Atene la liquidità necessaria per pagare i 6,7 miliardi di euro di Bond in mano alla banca Centrale Europea che scadranno a luglio/agosto 2015. La Grecia in cambio garantirebbe il rispetto del 70% delle riforme, rifiutando il rimanente 30%. Tsipras inoltre ribadirà il suo no alla Troika, confermando l'intenzione di trattare con i singoli soggetti che la compongono (UE, BCE, FMI).

Il secondo punto della proposta di Alexis Tsipras all'Eurogruppo è quello di abbassare l’obiettivo di avanzo primario della Grecia al 3% del Pil per quest’anno, con una riduzione all’ 1,49 per cento. Il governo di Atene vorrebbero ridurre il debito pubblico attraverso un piano di swap, che prevede la trasformazione dei prestiti in bond che possano essere ripagati solo se il Paese fa registrare una crescita economica significativa. In tal senso la proposta delle autorità elleniche è anche quella di tagliare 100 miliardi di euro di debito. L'ultimo punto del governo Syriza è quello di poter intervenire per risolvere la crisi umanitaria in atto nel paese, aumentando il salario minimo a 750 euro ma anche fornendo elettricità gratuitamente alle famiglie più povere e riassumenti migliaia di lavoratori pubblici.

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