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The Huffington Post acquisito da Aol per 315 milioni di dollari

In nottata l’annuncio dell’acquisto del popolare media da parte del gigante della Rete AOL: nasce così un vero e proprio colosso della comunicazione.
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"Una vera e propria fusione di intenti che si adatta perfettamente alle nostre esigenze"; con queste parole, Arianna Huffington ha annunciato l'acquisizione del prestigioso portale di news, nonchè uno dei più autorevoli e consultati aggregatori di blog, da parte di AOL, colosso statunitense del web. Dunque, per una cifra di circa 315 milioni di dollari (di cui 300 in contanti agli azionisti), The Huffington Post entra a far parte della galassia di AOL, il maggiore internet service provider del mondo, per un "new combined media group" che raggiungerà 117 milioni di americani e globalmente 270 milioni di utenti. La co – fondatrice Arianna Huffington diventa quindi Presidente della nuova compagnia che ingloberà media di primissimo piano come Engadget, TechCrunch, AOL Music, AOL Latino, Moviefone, Black Voices, MapQuest,  PopEater.

Il tutto senza che la linea editoriale subisca bruschi od inusitati cambiamenti e soprattutto preservando le caratteristiche principali che hanno decretato il successo dell'esperimento Huffington, ovvero interazione, informazione dal basso e capacità di evolversi e "riprogettarsi" con una velocità impressionante, mantenendo una grande autorevolezza pur ed oseremmo dire soprattutto nella pluralità delle voci. Infatti, come riportato da tech.fanpage, proprio il neo Presidente ha tenuto a precisare che:

L’Huffington Post continuerà sul medesimo sentiero percorso negli ultimi sei anni -sebbene adesso possa farlo alla velocità della luce- fondendosi con AOL. I nostri lettori potranno accedere all’Huffington Post dal medesimo URL di sempre, troveranno gli stessi contenuti prodotti con amore, con molto altro, più tecnologia, più intrattenimento, più finanza, e moltissimi video in più. Ci stiamo fondendo con una potente e leggendaria compagnia di new media con una vibrante, innovativa capacità di organizzare le notizie, conosciuta per la sua voce caratteristica, per il suo audience particolarmente impegnato, per l’enorme competenza nella costruzione di community, ed la grande esperienza nel campo della demistificazione delle notizie.

Insomma, un momento fondamentale nella vita di quello che era ed è ancora considerato il punto di riferimento della sinistra liberal americana, un progetto che negli anni ha conosciuto un successo clamoroso, diventando modello imprescindibile per tanta editoria online, anche italiana. In effetti, basta fare un giro tra i tanti media italiani per comprendere fino a che punto l'Huffington sia stato preso a modello. La capacità di ripensare le forme della comunicazione a partire dall'immagine e dall'utilizzo di nuovi strumenti multimediali, una informazione che si integra perfettamente con gli stimoli provenienti dagli utenti, la qualità dei contenuti che si fonde con la rapidità di aggiornamento e diffusione delle news, il senso stesso di entrare a far parte di una community aperta al confronto ma dotata al tempo stesso di una autorevolezza intrinseca: ecco i punti di forza della "corazzata Huffington". Una delle realtà più innovative che ora si fonde con un gigante della Rete, certo una grande opportunità, ma anche una enorme responsabilità per i timonieri dell'Huffington: continuare sulla strada intrapresa senza condizionamenti nè bruschi mutamenti di rotta (e speriamo che queste siano solo "paranoie tutte italiane").

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A Fanpage.it fin dagli inizi, sono condirettore e caporedattore dell'area politica. Attualmente nella redazione napoletana del giornale. Racconto storie, discuto di cose noiose e scrivo di politica e comunicazione. Senza pregiudizi.
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