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Termosifoni a 19 gradi in inverno: è il piano del governo per limitare i consumi energetici 

Per limitare i consumi energetici cisarà un abbassamento della temperatura in abitazioni e uffici: termosifoni a 19 gradi e incremento di energie rinnovabili.
A cura di Giusy Dente
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Sarà un inverno all'insegna del risparmio e della riduzione dei consumi energetici. Già lo scorso 26 luglio il Consiglio europeo si era riunito per discutere e trovare un accordo su come affrontare i mesi freddi dell'anno, dal punto di vista dei consumi del gas. L'accordo raggiunto era in previsione di un'eventuale interruzione delle forniture da parte della Russia. Il conflitto tra Russia e Ucraina ha notevoli ripercussioni sotto questi aspetti: già ad aprile un esperto aveva spiegato a Fanpage.it la necessità di trovare strategie alternative e aveva palesato la possibile applicazione di un razionamento. Con le elezioni alle porte, il governo dovrà presentare in tempo un piano su come fronteggiare la "guerra del gas".

Cosa cambia quest'inverno

Il 26 luglio scorso a Bruxelles è stato deciso che l'Italia dovrà risparmiare il 7% rispetto alla media annua dei consumi energetici degli ultimi 5 anni. La percentuale è stata abbassata ed è stata resa variabile da Paese a Paese. Inizialmente era stata stabilita nel 15%, per tutti, ma sarebbe stato di difficile attualizzazione. Sulla scia della decisione presa in quell'occasione, agli inizi di settembre (dunque prima delle elezioni programmate per il 25) l'esecutivo guidato da Mario Draghi presenterà un piano di riduzione dei consumi energetici. Al lavoro c'è il ministro della Transizione energetica, Roberto Cingolani, il quale ha presentato le linee guida alla base del progetto.

È previsto un abbassamento della temperatura nelle abitazioni private e negli edifici pubblici e un incremento al ricorso a fonti di energia rinnovabili. Nello specifico, si tratta di una riduzione di 1 grado della temperatura: massimo 19 gradi in inverno (e non meno di 27 in estate). In aggiunta è previsto il taglio di un'ora nella durata del servizio degli impianti. Queste misure sono la necessaria conseguenza alla guerra tra Russia e Ucraina, che sin dalle sue prime fasi si è configurata come una "guerra del gas": non a caso si è subito notato un aumento nel prezzo dei contratti sul gas. Applicando questi accorgimenti si potrà ottenere intanto un risparmio di metri cubi di gas, ma a lungo termine l'obbiettivo è rendersi indipendenti dal gas russo entro il 2024.

Solo in caso di emergenza si interverrà anche sui consumi di luce, ma non mancano iniziative a livello locale. Per esempio la città di Belluno ha deciso di spegnere l'illuminazione pubblica di strade e piazze fino a metà settembre dalle 2,30 alle 5 del mattino. La stessa misura potrebbe essere applicata anche alle gallerie stradali, per risparmiare sui costi elettrici.

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