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Termini Imerese: Passera mette d’accordo Fiat e sindacati

Raggiunto l’accordo sugli incentivi alla mobilità per i lavoratori dello stabilimento siciliano in dismissione. La Fiat ha stanziato 21,5 milioni di euro, circa il 70% di quello che chiedevano i sindacati che però si dichiarano soddisfatti del risultato, realizzato anche grazie al neo Ministro dello sviluppo economico.
A cura di Antonio Palma
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Accordo raggiunto per Termini Imerese

Finalmente è arrivata l'intesa tra sindacati e Fiat per gli incentivi ai lavoratori dello stabilimento siciliano

Raggiunto l’accordo sugli incentivi alla mobilità per i lavoratori dello stabilimento siciliano in dismissione. La Fiat ha stanziato 21,5 milioni di euro, circa il 70% di quello che chiedevano i sindacati che però si dichiarano soddisfatti del risultato, realizzato anche grazie al neo Ministro dello sviluppo economico.

Finalmente è giunto l’accordo tra sindacati dei metalmeccanici e Fiat per gli incentivi ai lavoratori in mobilità dello stabilimento siciliano di Termini Imerese, che ha chiuso i cancelli pochi giorni fa. Hanno firmato tutte le sigle confederali compresa la Fiom Cgil, anche grazie ad un indiscutibile ruolo chiave avuto dal neo Ministro Passera. L’accordo tanto sofferto prevede uno stanziamento di circa 21,5 milioni di euro da parte di Fiat per accompagnare alla pensione, attraverso la mobilità, circa 640 dipendenti, e un incentivo che in media sarà di 460 euro per ogni operaio e impiegato per i prossimi quattro anni, a partire da gennaio 2012. Per gli altri 800 lavoratori si dovrà trattare per il futuro assorbimento da parte dell’azienda che ha acquistato gli impianti, la Dr Motor.

L’incontro decisivo tra le parti si è svolto nella sede del Ministero dello sviluppo, con il neo Ministro Passera che anche secondo la Cgil “ha svolto un positivo lavoro per costruire una soluzione basata sul rispetto degli interessi in campo”. Smobilitato, dunque, il picchetto che gli operai avevano creato davanti alla fabbrica la sera dell’ultimo turno di lavoro, per impedire ai camion con le ultime vetture realizzate di uscire dallo stabilimento.

Dai sindacati in generale c’è soddisfazione per il raggiungimento dell’accordo anche se non mancano i distinguo. Per Enzo Masini della Fiom è una soddisfazione condita con amarezza a causa della scelta della stessa Fiat di fare “un dispetto ai lavoratori”, prima non concedendo gli incentivi e poi concedendo solo il 70% dei fondi che di solito l’azienda mette a disposizione per situazioni analoghe a quella di Termini Imerese. Parole di apprezzamento unanime per Passera e lo staff del Ministero che ha costruito l’accordo anche da Fim e Uilm. Bruno Vitali del sindacato metalmeccanici della Cisl ha definito l’accordo "un importante punto di intesa, che sarà pari al 70% di quanto era stato richiesto”, mentre Eros Panicali dell’Uil ha specificato che l’importante era raggiungere un importo decoroso per i lavoratori, stessa soddisfazione per l’importo complessivo anche dall’Ugl metalmeccanici.

In attesa della definitiva firma che avverrà nei prossimi giorni, ora si dovrà discutere del futuro dello stabilimento e dei lavoratori che non possono andare in pensione. Tutto si deciderà nei determinanti incontri tra sindacati, Ministero dello sviluppo e l’imprenditore Di Risio, di Dr Motor che ha promesso il rilancio dell’impianto industriale di Termini Imerese e l’assorbimento di circa 800 operai licenziati da Fiat.

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