Telecom diventa spagnola, a Telefonica la maggioranza relativa
Dopo una notte di trattative l’annuncio dell’accordo raggiunto tra Telecom e Telefonica è stato dato attraverso una nota di Generali, Intesa e Mediobanca. Nella nota si fa riferimento all’accordo modificativo del patto parasociale relativo a Tecno. In una prima fase Telefonica sottoscriverà un aumento di capitale per 324 milioni di euro a 1.09 euro per azione: in cambio verranno emesse azioni di classe C prive del diritto di voto, convertibili in azioni con diritto di voto a determinate condizioni. Telefonica sale al 66% di Telco dopo l’aumento di capitale da 323 milioni e realizzerà un secondo aumento di capitale da 117 milioni, dopo l'ok dell'Antitrust in Brasile e Argentina, per arrivare al 70% della holding. Telefonica potrà poi acquistare il 100% di Telco a partire dal 1 gennaio 2014. L’Ad di Generali Mario Greco ha espresso la propria soddisfazione per l’accordo precisando che è in linea con gli “obiettivi di rafforzamento patrimoniale” del gruppo, a cui permette di guardare con ottimismo alla distribuzione di un dividendo soddisfacente a fine anno.
Angeletti: “Persa un’altra grande impresa” – Ha commentato l’accordo raggiunto nella notte anche Luigi Angeletti, segretario generale della Uil. A “Prima di tutto” su Radio1 Angeletti ha parlato di “un altro duro colpo per noi”. Così – ha fatto sapere il segretario Uil – “perdiamo un’altra delle poche, grandi imprese che ancora restano sotto il controllo italiano”. Accadrà fatalmente – ha aggiunto ancora – “quello che è naturale che accada: che nei prossimi anni quando si tratterà di decidere dove investire lo si farà sulla base di interessi, legittimi, che però non risiederanno a Roma ma a Madrid. E naturalmente questo accordo ha una ricaduta per noi negativa sul fronte occupazionale non solo nell'immediato ma soprattutto per il futuro”.