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Taglio del cuneo fiscale, 100 euro in più in busta paga per i redditi fino a 28mila euro

I redditi fino a 28mila euro percepiranno un bonus da 100 al mese, ma all’aumentare del reddito, il credito di imposta si trasformerà in detrazione e andrà a calare: si parla quindi di 97 euro al mese per i redditi da 29mila euro e 94 per quelli da 30mila, seguendo a ribasso. Queste le cifre emerse dal taglio del cuneo fiscale approvato dal governo giallorosso che riguarderà circa 16 milioni di lavoratori, 4,3 milioni in più oltre gli 11,7 milioni che già ricevono il bonus Renzi.
A cura di Annalisa Girardi
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Circa 16 milioni di lavoratori vedranno qualche soldo in più in busta paga a fine mese, a partire da luglio 2020. Il taglio del cuneo fiscale messo sul tavolo dal governo giallorosso, dopo aver ricevuto il via libera dei sindacati, riguarderà i redditi fino a 40mila euro. I 3 miliardi di euro stanziati con la legge di Bilancio 2020, infatti, saranno destinati ai redditi tra gli 8.200 e i 40mila euro lordi l'anno: alla fine delle trattative sull'abbassamento delle tasse sul lavoro, il governo ha quindi deciso di alzare il tetto rispetto alle prime ipotesi suggeriti, che prevedevano una platea ridotta di beneficiari, a cui però sarebbe arrivato un bonus maggiore. Se inizialmente si parlava di un bonus fino a 120 euro, adesso lo sconto massimo si fermerà a 100 euro, cioè 20 euro in più per chi già riceve il bonus Renzi.

A quanto ammonta l'effettivo beneficio in busta paga

È stata quindi allargata la platea ad altri 4,3 milioni di lavoratori, sommati agli 11,7 milioni che già ricevevano il bonus Renzi: per questa ragione l'effettivo beneficio che si vedrà in busta paga a partire da luglio sarà ridotto rispetto a quanto inizialmente ipotizzato. Per i lavoratori dipendenti con un reddito lordo di 39mila euro all'anno, ad esempio, il taglio delle tasse si tradurrà in 16 euro al mese: come sottolinea Repubblica, si tratta di 53 centesimi al giorno, nemmeno il prezzo di un caffé. Nessun taglio del costo del lavoro invece per i redditi al di sotto degli 8.200 euro annuali.

Con una platea allargata e 3 miliardi di risorse disponibili, d'altronde, questo è quanto si può fare. Ma il governo spiega che si tratta di un primo passo e i sindacati si dicono soddisfatti. A partire dal 2021, saranno stanziati 5 miliardi. Al momento, i redditi fino a 28mila euro percepiranno un bonus da 100 al mese. All'aumentare del reddito, il credito di imposta si trasformerà in detrazione e andrà a calare: si parla quindi di 97 euro al mese per i redditi da 29mila euro e 94 per quelli da 30mila, seguendo a ribasso. Ogni mille euro di guadagno lordo in più, il taglio del cuneo fiscale varrà 3 euro in meno, per poi arrivare a 16 euro in meno per i redditi superiori ai 35mila euro. Arrivando quindi a quei 53 centesimi menzionati prima.

Conte: "Verso la riforma dell'Irpef"

"Meno tasse e più soldi a fine mese per i lavoratori, un Paese più equo, un fisco più semplice. L’intervento sul cuneo fiscale del Governo riguarderà ben 16 milioni di italiani": anche il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in seguito alla riunione con i sindacati commenta soddisfatto l'intervento del governo sul cuneo fiscale.

"A partire da luglio potenziamo il bonus già percepito da 11 milioni di lavoratori e dalle loro famiglie, che crescerà a 1.200 euro l’anno. Non ci fermiamo qui: meno tasse e salari più alti anche per i dipendenti con redditi fino a 40mila euro. Si tratta di oltre 4 milioni di cittadini in più. Per questo obiettivo in legge di bilancio abbiamo già stanziato 3 miliardi per il 2020, che aumentiamo a 5 nel 2021", aggiunge Conte.

Che conclude affermando come si tratti solo di un primo passo verso una riforma del fisco, partendo dall'Irpef: "Oggi abbiamo parlato di questo piano con i sindacati, in un confronto proficuo e molto costruttivo. A loro ho spiegato che questo taglio del cuneo fiscale è solo il primo mattone del Paese che vogliamo costruire, il primo passo verso una riforma strutturale del sistema fiscale, a partire dall’Irpef".

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