Superbonus 110%, novità per la cessione del credito: come funziona
Stop ai rallentamenti per il Superbonus 110%. Dopo la proroga al 2023 confermata da Mario Draghi, è in arrivo un decreto del Ministero dell'Economia che chiarirà ufficialmente la questione della cessione del credito d'imposta corrispondente alla detrazione spettante, in alternativa alla detrazione dalle imposte spalmata in cinque anni. Verrà infatti confermato che crediti d'imposta relativi al Superbonus 110% e alle altre agevolazioni edilizie potranno essere ceduti anche ai fornitori di beni e servizi, come l'impresa che effettua i lavori di ristrutturazione, o ad altri soggetti (persone fisiche e società) e non solo agli intermediari finanziari, come le banche. Saranno anche possibili, eventualmente, ulteriori cessioni sucessive. Una precisazione che semplifica nettamente la fruizione del Superbonus 110%. Vediamo come funziona.
Superbonus 110%, le novità sulla cessione del credito d’imposta
I dubbi in merito derivavano da un decreto attuativo del 2015 che, disciplinando il testo unico bancario, precisava che la cessione del credito relativa alle agevolazioni edilizie era possibile solo nei confronti degli intermediari finanziari, come le banche. Per sciogliere questo nodo, il Ministero dell'Economia ha quindi deciso di fare chiarezza in un provvedimento che sarà emanato a breve: i crediti d'imposta relativi al Superbonus 110% e alle altre agevolazioni edilizie potranno essere ceduti anche ai fornitori di beni e servizi, come l'impresa che svolge i lavori di ristrutturazione, o ad altri soggetti (persone fisiche e società). Saranno poi possibili, eventualmente, ulteriori cessioni sucessive.
Come funziona il Superbonus con la cessione del credito
La cessione del credito d'imposta relativo al Superbonus 110% può avvenire nei confronti dei fornitori di beni e servizi, come la ditta che effettua i lavori di ristrutturazione, persone fisiche, società o intermediari finanziari.
Se il beneficiario dell'agevolazione decide di cedere il credito all'impresa edile, non dovrà pagare i lavori di ristrutturazione. La ditta potrà, in seguito, utilizzare il credito in compensazione oppure cederlo a sua volta a fornitori, banche o intermediari finanziari.
La seconda opzione per il fruitore del Superbonus 110% è cedere il credito d'imposta a una banca. In questo caso, esistono due possibilità: ricevere in cambio la liquidità immediata o usufruire di un finanziamento per pagare la ristrutturazione che verrà estinto in seguito alla cessione del credito alla banca.