Spread sopra i 430 punti: è record. E Piazza Affari perde il 4%
Nessun cambio di direzione. Le borse europee confermano il trend decisamente negativo della giornata di ieri e aprono tutte col segno meno: a Francoforte l'indice Dax perde il 3,46, il Ftse 1100 di Londra brucia il 2,07%, l'indice Caca 40 di Parigi arretra del 3,4%, mentre l'indice Ibex di Madrid perde il 3,09%. Malissimo Piazza Affari che dopo la disastrosa chiusura di ieri- dove ha perso il 4%- ha visto l'indice Ftse Mib cedere un altro 4% in apertura. In difficoltà ancora i titoli bancari e quelli industriali con Intesa SanPaolo, Unicredit e Fiat Industrial in asta di volatilità con ribassi teorici rispettivamente del 10,92%, dell'11,4% e dell'8,33%.
Grecia: referendum sul piano di salvataggio
Mercati in fibrillazione non solo per la preoccupante crisi del debito europeo, ma anche per l'annuncio della Grecia, che ha deciso di sottoporre agli elettori il piano di salvataggio del Paese. La consultazione, con molta probabilità, si terrà nel 2012. "Se ci sarà un referendum sul secondo salvataggio di Atene il risultato più probabile sarà una sua bocciatura" fanno sapere gli analisti, paventando grandissime difficoltà sia per l'Eurozona sia per Atene, che sarebbe così costretta ad uscire dall'Euro. Il premier francese Nicolas Sarkozy e la cancelliera tedesca Angela Merkel affronteranno la situazione il prima possibile, ma da ambienti a loro vicini trapela grande preoccupazione.
Nuovo record dello Spread
Nuovo balzo del differenziale di rendimento tra i nostri titoli di Stato e quelli della Germania. In avvio di seduta lo spread tra Btp e Bund è arrivato a 436 punti, per poi attestarsi a 432. Ed è un nuovo record. Il rendimento dei nostri titoli decennali è quindi schizzato al 6,21%, a un passo dalla zona rossa, quella del 6,50%-7% dove ripagare il debito diventa davvero cosa ardua. Male anche i Btp biennali, il cui interesse ha sfondato il tetto del 5%. La Banca centrale europea ha acquistato titoli italiani e spagnoli per tranquillizzare i mercati finanziari, almeno per ora.