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Spread oltre quota 320, altro crollo di Piazza Affari (-2,5%)

Il salvataggio di Cipro non convince i mercati: a far calare gli indici l’incertezza sulle valutazioni di Moody’s. E intanto lo spread sale a quota 320.
A cura di Redazione
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Piazza-affari

Ancora una giornata da dimenticare per Piazza Affari, malgrado il clima di fiducia che si respirava in apertura di contrattazioni. A far ben sperare le notizie che arrivavano da Cipro (con un piano di salvataggio destinato a ridare fiato e a scongiurare il default), peraltro recepite in maniera sostanzialmente positiva nelle prime ore della mattinata dalla quasi totalità delle Borse Europee (che poi invece chiuderanno in leggero ribasso). A crollare è invece proprio Piazza Affari, che perde oltre due punti e mezzo, nonostante una partenza estremamente positiva (con punte dell'uno percento di guadagno netto). La responsabilità dell'ennesima giornata nera (con una raffica di titoli sospesi, soprattutto nel settore bancario) è probabilmente da ricercare nei timori per un nuovo taglio del rating italiano da parte di Moody's (alla luce del clima di incertezza politica e soprattutto dell'assenza di prospettive di crescita).

Di conseguenza, anche lo spread è tornato a salire in maniera prepotente, sfondando il muro dei 320 punti, mentre i titoli di Stato italiani rendono il 4,5%. Il tutto nonostante la collocazione dei titoli con scadenza gennaio 2014 sia andata in porto senza scossoni ed entro il range atteso (anche se è salito dello 0,04% il rendimento atteso sui 2,83 miliardi di titoli venduti). E la sensazione è che quota 287 sia destinata a rimanere un miraggio per un bel po' di tempo.

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