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Spese veterinarie, quali si possono detrarre nel modello 730/2024 e chi può approfittarne

Anche nel 2024 è possibile portare in detrazione, fino a un importo massimo di 550 euro, le spese veterinarie effettuate nel 2023. Vediamo quali sono quelle detraibili nel modello 730/2024 e quali no, i requisiti e chi può approfittarne.
A cura di Giulia Casula
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Anche quest'anno i contribuenti possono portare in detrazione, fino a un importo massimo di 550 euro, le spese veterinarie effettuate nel 2023. Non tutte però, sono detraibili, come ad esempio quelle sostenute per animali da allevamento o in ambito agricolo. Vediamo allora quali sono le spese che si possono detrarre nel modello 730/2024 e quali no, e come procedere per ottenere la decurtazione.

Quali spese veterinarie si possono detrarre nel modello 730/2024

I contribuenti che hanno presentato il modello precompilato 730 ai fini della dichiarazione dei redditi 2024 potranno portare in detrazione le spese sostenute per la cura dei loro animali da compagnia o da attività sportiva. Si possono detrarre tutti i pagamenti sostenuti per:

  • prestazioni veterinarie;
  • medicinali e farmaci per i propri animali (anche quelli senza obbligo di ricetta);
  • realizzazione di interventi presso cliniche veterinarie;
  • analisi di laboratorio.

Non possono essere soggetti a detrazione, invece:

  • le spese effettuate per mangimi;
  • i pagamenti destinati ad animali utilizzati in ambito agricolo ;
  • le spese sostenute per allevamenti con finalità riproduttive o alimentari.

Quanto vale l'importo massimo della detrazione e chi ne ha diritto

Le spese veterinarie effettuate nello scorso anno possono essere detratte nel modello 730/2024 fino a un importo massimo di 550 euro, rimborsato al 19% con una franchigia di 129,11 euro. Il valore della detrazione dipende dal reddito del contribuente: l'importo sarà massimo per coloro che hanno un reddito inferiore a 120mila euro, mentre a partire da questa soglia in poi la cifra detraibile si riduce man mano fino ad azzerarsi per coloro che hanno un reddito complessivo superiore a 240mila euro.

I documenti richiesti per la detrazione delle spese veterinarie

Per ottenere la detrazione delle spese sostenute per la cura dei propri animali, sia quelli da compagnia sia quelli impiegati per svolgere attività sportiva, è fondamentale fornire la documentazione dei pagamenti. Per questo motivo, risultano valide solo le spese tacciabili come quelle con carta di credito, sistema Pago Pa, MAV, bollettini postali, estratto conto, ricevute di versamento, eccetera.

A tal proposito l‘Agenzia delle Entrate fornisce un elenco esaustivo di tutti i documenti richiesti ai fini della detrazione delle spese veterinarie. In primo luogo è richiesta un'autocertificazione che attesti di possedere l'animale, in maniera legale ed esclusivamente per compagnia o attività sportiva.

A tale documento devono aggiungersi: gli scontrini relativi all'acquisto dei farmaci, insieme al codice fiscale dell'acquirente, le fatture rilasciate dai veterinari, le ricevute fiscali dei pagamenti effettuati. Oltre alle certificazioni richieste al proprietario dell'animale, anche i medici veterinari sono chiamati a inserire all'interno del Sistema Tessera Sanitaria i documenti fiscali sulle spese sostenute dal cliente e ammissibili ai fini della detrazione.

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