video suggerito
video suggerito

Solo il 4% delle piccole imprese è assicurato contro i danni climatici: compagnie a lavoro sulle coperture

Solo il 4% delle pmi italiane è coperto contro i danni climatici. Di fronte ai sempre più numerosi disastri naturali e all’obbligo per le imprese di assicurarsi da tali rischi entro fine anno, le principali compagnie si sono messe a lavoro per offrire polizze vantaggiose riducendo i costi a carico del settore.
A cura di Giulia Casula
0 CONDIVISIONI
Immagine

Solo il 4% delle piccole medie imprese italiane è assicurato contro i rischi derivanti da catastrofi naturali. Sono i dati riportati dall'Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici (Ania), che nelle ultime settimane ha lavorato alla creazione di una squadra composta dalle principali compagnie assicurative per offrire alle pmi delle polizze a costi accessibili.

L'impatto dei disastri climatici sulle casse degli operatori del settore ha spinto le compagnie a ricercare soluzioni efficaci che consentano di ridurre i costi delle coperture. Solamente nello scorso anno, i danni assicurati prodotti da eventi naturali sono costati più di 6 miliardi di euro, di cui 800 milioni derivanti dalle alluvioni in Emilia-Romagna e Toscana.

Di fronte ai sempre più numerosi fenomeni connessi alla crisi climatica e con l'introduzione dell'obbligo per le imprese di assicurarsi entro il 31 dicembre 2024 contro tali rischi, si è imposta la necessità di aprire un tavolo di lavoro. Tra i membri del pool, a base volontaria anche Generali, Allianz, Unipol e altre compagnie con l'obiettivo di proporre coperture convenienti, ma allo stesso tempo, di diminuire i costi a carico del settore.

Se avesse esito positivo, questo progetto potrebbe rivelarsi particolarmente vantaggioso per le imprese assicuratrici, con stime che parlano di premi potenziali fino a 5 miliardi di euro. Attraverso il principio della mutualizzazione e cioè condividendo il rischio tra più soggetti, le compagnie puntano a dare vita a un business che si prospetta redditizio.

Per farlo però, sarà necessario trovare un giusto equilibrio tra prezzo delle polizze e valutazione dei rischi, che come nel caso delle alluvioni, presentano margini di incertezza maggiori. Secondo il rapporto realizzato dall'Ivass, nel 2022 la raccolta assicurativa a copertura dei rischi causati da catastrofi naturali è aumentata del 5,7% rispetto all'anno precedente.

In altre parole, i premi lordi sono passati da un valore di 1,8 miliardi di euro del 2021 agli oltre 2,1 miliardi del 2022. Dall'altra parte, però, anche la percentuale dei sinistri pagati e riservati è cresciuta significativamente. In particolare, l'Ivass mostra un rapporto tra oneri complessivi per i sinistri e spese di gestione del 127%.

Dalla presidente dell'Ania, Maria Bianca Farina, ha spiegato che "il settore assicurativo sta definendo gli aspetti contrattuali e tecnici per assicurare alle imprese italiane la migliore copertura di questi rischi. Il successo di questa iniziativa potrebbe innescare un meccanismo virtuoso in cui tutti i protagonisti – le imprese, le Compagnie, le banche, gli investitori, lo Stato – avranno un beneficio economico tangibile rispetto alla situazione attuale", ha concluso.

0 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views