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Reddito di cittadinanza, le ultime notizie

Solo 1 beneficiario su 10 del reddito di cittadinanza ha sottoscritto il Patto per il lavoro

Secondo la normativa che regola il reddito di cittadinanza, entro 30 giorni dal riconoscimento del sostegno economico, il beneficiario è chiamato dal centro per l’impiego per siglare il Patto per il lavoro. Ma ad oggi, solo uno su 10 dei percettori “occupabili” del sussidio ha firmato il Patto.
A cura di Annalisa Girardi
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Solo 70mila beneficiari del reddito di cittadinanza, in una platea di percettori da 700mila persone "occupabili", ha firmato il Patto per il lavoro, cioè l'accordo attraverso il quale si sancisce il proprio impegno a cercare un'occupazione, siglato presso i centri per l'impiego. Si tratta di uno ogni dieci. Come spiega il Sole 24 Ore, di questi 18mila riguardano la Sicilia, 15mila la Campania, oltre 9mila il Piemonte, 7mila la toscana, quasi 6mila la Lombardia e circa 5mila il Lazio.

La fase di politiche attive del lavoro della misura cavallo di battaglia del Movimento Cinque Stelle non sembra dare, quindi, tutti i frutti sperati. Nei centri per l'impiego, a sei mesi dall'avvio del provvedimento, si sarebbero effettuati 69.234 colloqui: un numero quasi irrilevante se si pensa che ci sono circa, secondo gli ultimi monitoraggi dell'Inps, 825mila nuclei a percepire il beneficio economico. Sussidio dall'importo medio mensile di 520 euro che nel totale coinvolge circa 2 milioni di persone.

Secondo la normativa, entro 30 giorni dal riconoscimento del sostegno economico, il beneficiario è chiamato dal centro per l'impiego per siglare il Patto per il lavoro. Un accordo che comporta il consenso verso una serie di clausole, come ad esempio l'accetazione di almeno un'offerta di lavoro su 3. Sebbene l'erogazione del beneficio sia partita ormai ad aprile, le prime convocazioni nei centri per l'impiego risalgono solo a settembre, con un ritardo di circa 3 mesi e mezzo rispetto a quanto previsto.

Chi sono i percettori del reddito di cittadinanza

Secondo gli ultimi dati diffusi dall'Inps, aggiornati allo scorso 8 ottobre, sarebbero un milione e mezzo le domande totali presentate per il reddito di cittadinanza. Fra queste richieste, 982mila sono state accolte, 415mila sono state respinte mentre altre 126mila sono ancora in lavorazione.

Complessivamente, sarebbero 2,28 milioni le singole persone coinvolte nei nuclei che percepiscono il provvedimento, fra reddito e pensione di cittadinanza. Di queste, 1,47milioni si trovano al Sud o nelle Isole e ricevono un importo medio pari a 482,36 euro. Si tratta di una somma media, in quanto la cifra varia a seconda dei componenti e della situazione del nucleo (ad esempio se c'è o meno un mutuo a carico). Queste aree detengono il primato di richieste effettuate, seguite dalle regioni del Nord e da quelle del Centro. La regione con il più alto numero di percettori della misura è la Campania.

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