Smart working, dal 16 ottobre si cambia: le nuove regole per lavoratori con figli in quarantena
Lo stato d’emergenza per il Coronavirus dovrebbe terminare il 15 ottobre. Dal giorno successivo, quindi, cambieranno le regole per quanto riguarda una delle novità introdotte durante l’emergenza sanitaria: lo smart working. Come riporta Il Sole 24 Ore, il ministero del Lavoro fornisce attraverso le Faq pubblicate sul suo sito alcuni chiarimenti su ciò che avverrà con la fine dello stato d’emergenza il 15 ottobre. In particolare si fa riferimento ai periodo di smart working che i lavoratori potranno utilizzare nel caso in cui abbiano figli con meno di 14 anni a casa perché in quarantena.
Smart working in caso di figlio positivo a scuola
Le regole per i dipendenti con un figlio in quarantena vengono stabilite dal decreto sulla ripresa delle scuole. La misura prevede che i lavoratori dipendenti, sia del settore pubblico che privato, possano ricorrere allo smart working nel caso in cui il figlio under 14 convivente sia in quarantena per un contatto con un positivo a scuola. La specifica però è importante, perché il lavoro agile sembra così valere solo in caso di contatto a scuola e non in altri contesti.
Quando, in questi casi, non è possibile svolgere il lavoro in modo agile, l’alternativa è quella di un congedo con la retribuzione al 50% a carico dello Stato. Entrambe le opzioni sono valide da metà settembre e fino al 31 dicembre, con l’ipotesi che possano essere rinnovate. Può usufruire dello smart working solo uno dei due genitori nel caso in cui entrambi lavorino, mentre non è fruibile se uno dei due è già in lavoro agile o se non lavora.
Come cambiano le procedure per il lavoro agile dal 16 ottobre
Fino al 15 ottobre le modalità di adesione al lavoro agile, in questi contesti, sono semplificate: la comunicazione al ministero è più semplice durante l’emergenza sanitaria. Dal 16 ottobre, però, si tornerà alle procedure e alle regole ordinarie. Servirà, innanzitutto, un accordo individuale con i dipendenti per regolamentare lo smart working, che può anche durare pochi giorni ed essere rinnovato e ripetuto nel tempo. L’accordo va comunicato al ministero del Lavoro, inviando i documenti attraverso la procedura informatica standard, caricando il file in pdf sul portale.