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Sergio Marchionne punta su Maserati (e Alfa Romeo) per il definitivo rilancio di Fca

Maserati prepara il debutto commerciale del Suv Levante, Alfa Romeo prova a far arrivare la nuova Giulia nei saloni entro la primavera, poi toccherà alla nuova Tipo.Il 2016 per Sergio Marchionne deve essere l’anno del definitivo rilancio di Fca…
A cura di Luca Spoldi
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Sergio Marchionne ha fatto la sua mossa: dopo un’attesa di quasi cinque anni nello stabilimento di Mirafiori, a Torino, è stata avviata la produzione del nuovo Suv a marchio Maserati, il modello Levante, uno sport utility vehicle a quattro ruote motrici che sarà in vendita dalla primavera in tutta Europa e nel corso dell’anno verrà lanciato anche sugli altri mercati mondiali, in particolare in Cina. L’obiettivo di Marchionne è di arrivare a vedere venduti 70 mila Levante all’anno a partire dal 2018, ma anche di consegnare i primi 5.000-5.500 esemplari in Cina entro la fine del corrente esercizio.

Un risultato che sarebbe importante, perché il Levante, che sarà presentato il mese prossimo al Salone di Ginevra e il cui costo base dovrebbe aggirarsi sui 70 mila euro, finendo quindi in una fascia di prezzi tra quelli della Ghibli (la cui versione diesel parte da poco più di 68 mila euro) e quelli della Quattroporte (che invece, sempre nella versione diesel, non costa meno di 98.800 euro), è il modello che dovrà invertire il calo di vendite (-11%) accusato dal marchio del tridente nel corso del 2015. Un calo su cui ha influito certamente il rallentamento della crescita del mercato cinese, ma anche il ritardo con cui il Levante arriva sul mercato visto che i piani originali parlavano di una sua introduzione entro la fine del 2014.

Marchionne non può permettersi altri passi falsi se realmente vuole raddoppiare gli utili di Fiat Chrysler Automobiles entro il 2018 e riportare la posizione finanziaria netta in positivo dopo lo spinoff di Ferrari avvenuto all’inizio dell’anno. La scommessa è tuttavia aperta, perché nel frattempo sul mercato sono arrivati una serie di crossover di lusso come la Jaguar F-Pace, la Mercedes-Benz GLE e la BMW X5. Il successo del Levante dovrà trainare le vendite di Maserati verso almeno quota 49-50 mila vettura a fine anno, contro le 32 mila vettura vendute l’anno passato, quando a causa del rallentamento delle vendite sono stati fermati per diverse settimane le linee produttive dell’impianto di Grugliasco (dove 1.900 operai andranno ancora in cassa integrazione tra il 17 marzo e il 4 aprile prossimi).

Per un modello che arriva sul mercato, un altro debutto resta incerto, quello della nuova Alfa Romeo Giulia. La produzione avrebbe dovuto iniziare nello stabilimento di Cassino in gennaio, ma è poi slittata di qualche settimana per difetti nella produzione di alcuni componenti, mentre i prototipi, camuffati, continuano ad accumulare chilometri di rodaggio per le strade di Torino e dintorni. Anche l’Alfa Romeo Giulia, peraltro, dovrebbe essere presentata al Salone di Ginevra secondo quanto confermato da Alfredo Altavilla, responsabile Business Development oltre che Chief operating officer per l’area Europa, Africa e Medio Oriente (Emea) del gruppo Fiat Chrysler Automobiles.

A questo punto il debutto della nuova Alfa Romeo potrebbe avvenire già in marzo nei saloni, anche se la versione diesel arriverebbe solo in Europa tra maggio e giugno e quella turbo potrebbe debuttare in Europa e nel resto del mondo, in particolare negli Usa, nel secondo semestre segnando il ritorno del “biscione” sul mercato americano. Da notare che la nuova Giulia dovrebbe condividere pianale e buona parte della componentistica col Suv targato Alfa Romeo (sempre da costruire a Cassino) per il momento indicato come “Stelvio”, per il quale si punta ad una presentazione al Salone di Parigi, a ottobre. A quel punto il debutto sul mercato avverrebbe presumibilmente a inizio 2017.

Prima, nella seconda parte del 2016, Fca dovrebbe far debuttare la berlina compatta a due/tre volumi denominata Nuova Tipo (già nota come progetto 356 Aegea), presentata l’anno scorso al Salone di Istanbul e pensata pe l’area Emea ed in particolare per il mercato turco (verrà del resto prodotta presso l’impianto Tofas di Bursa), sperando che la crisi non morda ulteriormente la sponda Sud ed Est dell’Europa, che di questi tempi non se la passa troppo bene. In attesa di riscontri di mercato, Marchionne si consola coi dati relativi alle vendite a gennaio, che hanno visto il gruppo Fca aprire l’anno con 72.646 immatricolazioni complessive in Europa in crescita del 14,5% su base annua contro il +6,3% medio di mercato (Ue-28).

Segnali confortanti sono venuti sia a livello geografico (Fca ha fatto meglio della media in Italia, Francia Germania e Spagna), sia a livello di marchi, con Fiat che ha visto le vendite crescere del 13,9%, Jeep del 32,6%, Alfa Romeo del 13,9% mentre meno brillante è stato l’andamento di Chrysler/Lancia (+2,3%). Maserati, dal canto suo, ha iniziato a immatricolare 437 vetture in attesa come detto dell’effetto-traino che Marchionne spera possa avere il Levante. Nei prossimi mesi si capirà se la fortuna arriderà al manager italo-canadese o se l’insistenza con cui ha provato a cercare un “matrimonio” con un altro grande produttore mondiale era motivato dai sempre minori spazi che rischiano di restare per Fca “stand alone”.

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Luca Spoldi nasce ad Alessandria nel 1967. Dopo la laurea in Bocconi è stato analista finanziario (è socio Aiaf dal 1998) e gestore di fondi comuni e gestioni patrimoniali a Milano e Napoli. Nel 2002 ha vinto il Premio Marrama per i risultati ottenuti dalla sua società, 6 In Rete Consulting. Autore di articoli e pubblicazioni economiche, è stato docente di Economia e Organizzazione al Politecnico di Napoli dal 2002 al 2009. Appassionato del web2.0 ha fondato e dirige il sito www.mondivirtuali.it.
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