Seggiolini anti-abbandono, come funziona il bonus per l’acquisto: chi può richiederlo e come
A partire dal 20 febbraio le famiglie italiane potranno usufruire del bonus da 30 euro per l’acquisto di un dispositivo anti-abbandono per ogni bambino di età inferiore ai quattro anni. Il bonus sarà utilizzabile, quindi, dal 20 febbraio, quando sarà online la piattaforma per chiedere di ricevere lo sconto. L’obbligo di utilizzare i dispositivi salva-bebè (o i seggiolini che li hanno integrati) scatterà il 6 marzo. Inoltre chi ha già effettuato l’acquisto prima del 20 febbraio può chiedere il rimborso sempre di 30 euro. Con questa cifra, come spiega il Sole 24 Ore ricordando il funzionamento del bonus, è possibile coprire un terzo o la metà della spesa totale: valori che possono variare in base ai modelli. Per questo bonus lo Stato ha stanziato due milioni di euro, il che vuol dire che possono usufruirne al massimo circa 66.666 beneficiari.
Come registrarsi per accedere al bonus per i seggiolini salva-bebè
Tutti i cittadini che vogliono accedere al bonus devono registrarsi sulla piattaforma informatica che verrà attivata dal 20 febbraio sul sito del Mit, il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Per registrarsi è necessario avere un’identità digitale (lo Spid): chi non ce l’ha deve farla al più presto. Una volta effettuata la registrazione si devono inserire il nome, il cognome e il codice fiscale del bambino per cui viene acquistato il dispositivo. A quel punto verrà effettuata una verifica sulla sua identità. Il genitore o chi ha responsabilità del bambino deve riempire un modulo per dichiarare in quale veste si occupa del bimbo per cui acquistare il seggiolino o il dispositivo.
Dispositivi anti-abbandono, chi può chiedere il bonus e come fare
La richiesta per accedere al bonus deve essere effettuata da un solo genitore (o chi ha la responsabilità genitoriale). Si può erogare un solo bonus per ogni bambino: non si può, quindi, avere più di 30 euro per acquistare, per esempio, due dispositivi per due diversi seggiolini, magari installati su diversi veicoli. Per richiedere il bonus l’utente si registra e a quel punto si vedrà attivare la sua area riservata sull’apposita piattaforma. In quell’area viene poi reso disponibile il buono spesa che si può utilizzare solamente per gli acquisti dai rivenditori che si sono registrati sulla piattaforma.
I buoni vengono generati sulla base dell’ordine delle registrazioni. Quindi prima ci si registra e minori sono i rischi di essere esclusi dal bonus. Il cittadino per utilizzare il bonus deve andare dal venditore e sarà quest’ultimo a prelevare il buono dall’area riservata del cliente, applicando uno sconto di 30 euro: poi lui riceverà un accredito dallo Stato per quella stessa cifra. Se il venditore permettesse, con quello sconto, di acquistare altri prodotti verrebbe escluso dall’elenco dei rivenditori ammessi.
Come funzionano i rimborsi per chi ha acquistato il dispositivo
Chi ha effettuato l’acquisto prima del 20 febbraio può chiedere il rimborso. Per farlo deve presentare un’istanza sulla stessa piattaforma, inserendo anche l’Iban del conto corrente su cui vuole l’accredito e allegando la copia dello scontrino fiscale o della fattura d’acquisto. Per i rimborsi l’istanza va presentata entro 60 giorni dall’attivazione della piattaforma. Il documento fiscale allegato deve menzionare esplicitamente il tipo di acquisto effettuato, facendo riferimento ai dispositivi anti-abbandono. Se questo riferimento non fosse presente, l’acquirente dovrà dichiarare, sotto la sua responsabilità, che ha speso quella cifra per il dispositivo salva-bebè.