Sanità, medici al lavoro fino a 70 anni contro la carenza di personale
Medici in corsia fino a 70 anni e giovani al lavoro, con contratti a termine, già al terzo anno di specializzazione. Sono queste le novità anticipate dal Sole 24 Ore e che rientreranno, attraverso alcuni emendamenti, nel decreto Milleproroghe in discussione alla Camera. Una risposta all’allarme per la carenza dei medici negli ospedali. La prima possibilità, dunque, è quella di mantenere i medici in servizio fino a 70 anni, oltre la normale età di pensionamento. Per i giovani medici, invece, se sono almeno al terzo anno di specializzazione potranno accedere a dei contratti a tempo. Si tratterà di misure emergenziali che varranno fino al 31 dicembre 2022.
Le novità del decreto Milleproroghe
Nel decreto Milleproroghe verranno inserite anche alcune modifiche riguardanti il ministero del Lavoro, a partire dallo stanziamento di 45 milioni di euro per finanziare la cassa integrazione in deroga per le riorganizzazioni o le crisi aziendali. Ci sono anche il sostegno ai dipendenti dell’Ilva e altre modifiche sulla cassa integrazione per i dipendenti delle imprese della grande distribuzione. Tornando alle proposte governative all’esame in commissione (si dovrebbe partire non prima di giovedì), il ministero della Salute punta a queste norme su medici e specializzandi per poter attuare il Patto della Salute sottoscritto dal ministro Roberto Speranza con le Regioni e il ministero dell’Economia a dicembre.
Medici fino a 70 anni e contratti per specializzandi
Le misure emergenziali introdotte per volontà del ministero della Salute devono rispondere alla carenza dei medici e saranno valide fino al 2022. I medici potranno chiedere il prolungamento della carriera presentando un’apposita istanza: poi potranno restare in ospedale “anche oltre il quarantesimo anno di servizio effettivo e comunque non oltre il settantesimo anno di età”. La platea interessata, secondo le stime del ministero, potrebbe arrivare fino a 10mila medici da qui al 2022.
Per quanto riguarda gli specializzandi, si prevede la possibilità di assumerli a tempo determinato con concorso a partire dal terzo anno di specializzazione. In questo modo, inoltre, si libereranno risorse nuove per i posti per chi si vuole specializzare. Per i giovani medici, inoltre, sarà possibile essere assunti in un secondo momento a tempo indeterminato dopo il conseguimento del titolo di specializzazione.