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Saldo e stralcio, arrivano le risposte a chi ha fatto richiesta: inviate 700mila lettere

L’Agenzia delle entrate-Riscossione sta inviando 700mila lettere per comunicare ai contribuenti l’esito delle domande presentate per aderire al saldo e stralcio e alla rottamazione ter (solamente per chi ha aderito in seguito alla proroga concessa dopo la scadenza di aprile). Le lettere conterranno l’eventuale accoglimento della domanda e i bollettini con gli importi da pagare.
A cura di Stefano Rizzuti
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Sono in arrivo 700mila comunicazioni da parte di Agenzia delle entrate-Riscossione per rispondere ai contribuenti che hanno chiesto di aderire alla definizione agevolata delle cartelle. Le lettere, in particolare, sono rivolte a tutti coloro che hanno richiesto di aderire al saldo e stralcio. Ma anche ai ritardatari della rottamazione ter, ovvero chi ha usufruito della riapertura dei termini (al 31 luglio 2019), non presentando la richiesta entro la prima scadenza fissata al 30 aprile. Le comunicazioni inviate dall’Agenzia delle entrate-Riscossione forniscono l’esito della richiesta con l’indicazione dell’importo dovuto e delle modalità di pagamento.

Le comunicazioni verranno trasmesse tramite Pec ai contribuenti che hanno indicato un indirizzo di posta elettronica certificata, mentre per gli altri arriverà una raccomandata. L’invio delle risposte dovrà essere completato entro il prossimo 31 ottobre. Insieme alla comunicazione i contribuenti troveranno anche i bollettini di pagamento in base al tipo di scelta effettuata al momento dell’adesione: fino a cinque rate in tre anni, mentre per la rottamazione ter sono fino a 17 rate in cinque anni.

Cosa ci sarà scritto nelle comunicazioni

Per ognuna delle due comunicazioni sono previste cinque differenti lettere. La sigla AT corrisponde all’accoglimento totale della richiesta, quindi l’adesione sarà completa così come presentata. AP è l’accoglimento parziale: in questo caso viene specificato quali importi sono da pagare in forma agevolata e quali invece no. La terza sigla è AD: riguarda le adesioni per cui tutti i debiti sono definibili ma non c’è alcun importo da pagare. Il quarto tipo è AX e riguarda i contribuenti che hanno una parte di importi definibili per i quali non devono pagare nulla e un’altra con un debito da pagare ma non rottamabile. L’ultima tipologia è identificata dalla sigla RI e riguarda le richieste rigettate: in questo caso l’importo deve essere pagato senza agevolazioni.

Le rate da pagare e le scadenze

La scadenza della prima rata è fissata per il 30 novembre 2019, ma trattandosi di sabato in realtà si slitta a lunedì 2 dicembre come termine ultimo. In totale le comunicazioni saranno 690mila, di cui 380mila riguardanti il saldo e stralcio e 310mila per la rottamazione ter. A giugno, invece, l’Agenzia delle entrate-Riscossione aveva inviato le prime comunicazioni per la rottamazione delle cartelle, riguardanti 1 milioni e 400mila persone. È possibile pagare presso la propria banca, agli sportelli bancomat (ATM) abilitati ai servizi di pagamento Cbill, con il proprio internet banking, agli uffici postali, nei tabaccai aderenti a Banca 5 SpA e tramite i circuiti Sisal e Lottomatica, sul portale di Agenzia delle entrate-Riscossione e con l'App Equiclick tramite la piattaforma pagoPA o, infine, direttamente agli sportelli.

Saldo e stralcio e rottamazione ter, come funzionano

Il saldo e stralcio riguarda i contribuenti che si trovano in una situazione di grave e comprovata difficoltà economica, stabilita attraverso un reddito Isee del nucleo familiare inferiore ai 20mila euro. Per chi può beneficiare di questa misura è possibile pagare l’importo dovuto, già scontato di sanzioni e interessi, con un netto sconto rispetto al debito contratto con il fisco: si paga, in sostanza, tra il 16% e il 35% della cifra dovuta. Per quanto riguarda la rottamazione ter, invece, si prevede solamente l’annullamento delle sanzioni e degli interessi di mora, pagando integralmente il debito con il fisco.

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