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Rottamazione ter, c’è tempo fino al 4 marzo per pagare la rata e saldare il debito col Fisco

Oltre un milione di contribuenti che ha aderito alla rottamazione ter ha tempo fino a mercoledì 4 marzo per saldare la rata della definizione agevolata la cui scadenza era prevista per il 28 febbraio (ma ci sono cinque giorni di tolleranza). Andiamo a vedere chi deve pagare la rata in scadenza e come farlo.
A cura di Stefano Rizzuti
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La scadenza prevista era quella del 28 febbraio. Ma grazie ai cinque giorni di tolleranza introdotti per la rottamazione ter, i contribuenti hanno ancora tempo fino a mercoledì 4 marzo per saldare il loro debito con il Fisco e poter proseguire con la definizione agevolata. Ricordiamo che dal pagamento di questa rata della rottamazione ter sono esclusi i cittadini toccati da vicino dall’emergenza Coronavirus, per cui la scadenza viene rinviata. Le persone interessate dal pagamento della rata della definizione agevolata sono oltre un milione. Chi ha aderito può saldare il suo debito con il Fisco senza pagare le sanzioni né gli interessi di mora. Per quanto riguarda le cartelle relative a multe non pagate, i contribuenti che hanno aderito alla rottamazione ter non pagano gli interessi di mora né eventuali maggiorazioni.

Rottamazione ter, chi deve pagare la rata in scadenza

Il versamento della rata riguarda tutti quei contribuenti che hanno presentato domanda di adesione entro il 30 aprile 2019 per rottamare le cartelle del periodo che va dal 2000 al 2017. La prima e la seconda rata sono scadute e chi non le ha versate non può più rientrare nella definizione agevolata. Chi invece può pagare sono coloro i quali hanno aderito dopo, entro il 31 luglio 2019, alla rottamazione ter grazie alla riapertura dei termini. Chi ha presentato domanda (venendo accolta) può saldare il suo debito per un massimo di 18 rate (chi ha aderito a luglio, invece, paga 17 rate con la prima più alta, del 20%). Le altre rate, di pari importo, vengono pagate quattro volte l’anno con scadenze il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre. Per chi non paga le rate – entro i termini utili e integralmente – c’è la decadenza dalla definizione agevolata. In questi casi si riprende con la normale attività da parte dell’agente della riscossione.

Come pagare la rata della rottamazione ter

I contribuenti devono pagare la cifra riportata sui bollettini che hanno già ricevuto al momento dell’adesione alla rottamazione ter. Si può pagare in banca, agli sportelli bancomat abilitati al sistema Cbill, negli uffici postali, con l’internet banking, presso gli sportelli territoriali, ai tabaccai che aderiscono a Banca 5 Spa o ai circuiti Lottomatica e Sisal, sul portale dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione e con l’app Equiclick. Altra modalità è quella della compensazione con i crediti commerciali maturati verso la Pa che devono essere esigibili, liquidi e non prescritti. Il totale massimo è di 18 rate da pagare in 5 anni. La prossima scadenza è prevista per il 31 maggio.

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