Rottamazione quater delle cartelle, scadenza prorogata: come e fino a quando si può aderire
Per aderire alla definizione agevolata delle cartelle esattoriali c'è ancora tempo. La scadenza del 30 aprile, fissata con la legge di Bilancio che prevedeva dei tempi più rapidi, è stata posticipata al 30 giugno, così come è stata modificata la data della prima rata da pagare. Il Consiglio dei ministri del 4 maggio ha dato il via libera alla proroga, anche se il primo termine era già stato superato. Se si decide di procedere in un'unica soluzione – pagando cioè una rata sola complessiva – il versamento si potrà effettuare entro il 31 ottobre 2023 e non più entro il 31 luglio, proprio in virtù dei due mesi ulteriori concessi dal governo, che fanno slittare anche il termine per il pagamento.
In alternativa si può rateizzare il pagamento della cartella esattoriale rottamata, e anche qui c'è una novità: sarà possibile procedere con un numero massimo di 18 rate. L'unico paletto è rappresentato dal fatto che la prima e la seconda rata devono pesare per il 10% del totale dovuto, e devono essere pagate entro il 31 ottobre e il 30 novembre 2023. Insomma, una rateizzazione più lunga è possibile, ma il 20% del debito va pagato in autunno. Poi le restanti devono essere pagate entro il 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre di ciascun anno a partire dal 2024 e fino all'esaurimento del dovuto. In questo modo le scadenze saranno quattro l'anno.
Le modalità per fare domanda, invece, restano sempre le stesse. Bisogna recarsi sul sito dell'Agenzia delle Entrate-Riscossione e procedere online. Non c'è modo di portare a termine la domanda se non con queste modalità, che per la prima volta sono esclusivamente telematiche. Si possono indicare direttamente dall’elenco dei debiti "definibili", le cartelle, gli avvisi o i carichi che si vogliono inserire nella domanda. Si può accedere con lo Spid, la Carta d'identità elettronica e altre modalità digitali, o anche attraverso il sito dell'Inps.